Comitato Interprovinciale Marce Sportive (C.I.M.S.)

 
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091 del 5 agosto 2014 circa gli eventi sportivi
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per la certificazione agonistica e non
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A CAPANNE CON "IL GIRASOLE"

di Maria Luisa Tognelli

Comincia con la marcia di Capanne il mese di aprile ed essendo proprio il 1° non sono certo mancati i famosi "pesci", ameni scherzi da parte di amici e compagni di cammino nonché degli organizzatori stessi.
Il punto di ritrovo è il solito, un ampio spazio ben attrezzato e l'arco gonfiabile che ci dà il via, in effetti un po' più tardi del solito poiché i cartellini sono stati consegnati verso le 7,30, nonostante le impazienti proteste dei soliti partenti ad ore antelucane.
All'inizio abbiamo attraversato la Stat.67 e poi il ponte sopra la FI-PI-LI per dirigerci tutti insieme, attraverso la campagna, verso Musciano; non è una bella giornata, ma almeno non piove.
Dopo il ristoro abbiamo salutato i podisti della mini per procedere verso Marti dove convergono sia i marciatori della media che quelli della lunga. Abbiamo attraversato questi piccoli abitati che sanno di antico e che ci appaiono ancora addormentati, quasi ad inneggiare a quel riposo domenicale che noi non conosciamo più.
Giunti a Marti non è possibile trascurare la bella pieve di S.Maria Novella (sec:XIV) e proprio qui c'è un altro bivio tra la 21, che volge a destra, e la 14 che prosegue a dritto. Ora è tutto un susseguirsi di saliscendi, di strappi abbastanza duri e di piacevoli discese in mezzo ad una natura verde e rigogliosa.
Ad un certo punto un cartello annunciava che di lì a pochi metri ci sarebbe stato un ristoro, ma altro che ristoro.... un bel pesce di aprile era in agguato: un tavolino con sopra un fiasco vuoto e la scritta "Ripassate domani" ! Simpatica sorpresa.
Poco dopo i due tracciati si sono di nuovo unificati e, superata la dura salita di via dell'Inferno, abbiamo continuato con i nostri saliscendi fino a Montopoli che abbiamo attraversato ammirandone l'impronta del passato amorevolmente custodito dai suoi abitanti.
Ci siamo affacciati al belvedere dove si trova la Torre di San Matteo che domina l'ampia vallata; abbiamo attraversato le sue strade che si stavano ormai animando di passanti e negozi forniti di leccornie. Poco dopo eccoci a Capanne e, fatta ancora qualche giravolta nell'abitato, siamo giunti alla meta: qui, allietati dalla musica e dalle voci dei cantanti, ci siamo ristorati con quanto gli organizzatori ci avevano preparato con dovizia.