Comitato Interprovinciale Marce Sportive (C.I.M.S.)

 
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XXXV MARCIAGIRO DELLE COLLINE LIVORNESI

di Maria Luisa Tognelli

Oggi potrei raccontarvi la marcia del 18 marzo a Livorno da un altro punto di vista, quello dell'organizzatrice, che fino dai primi di gennaio ha cominciato a lavorare a questa manifestazione con grande entusiasmo, ma anche con molte difficoltà e sacrifici; e non aggiungo altro.
Capirete ora perché mai mi sono sentita di criticare in alcun modo le nostre corse, perché capisco quello che, coloro che si trovano tutto quanto pronto, non capiscono.
Detto questo torno nelle mie vesti abituali e posso farlo dal momento che conosco questi percorsi a memoria. Finalmente una bella giornata di sole primaverile ci ha ripagati della "levataccia" e ci troviamo presso il Circolo ARCI di via Grotta delle Fate a Collinaia, Livorno, per il XXXV Marciagiro delle Colline Livornesi.

Voglio dirvi subito che in effetti, se guardate in una carta topografica non recentissima, non troverete certo questo nome, bensì via San Martino: tutto cambia, anche la toponomastica.
Ci sono percorsi di varia lunghezza, infatti ben cinque sono i tracciati: 2 km (abbondanti !), 6, 11, 16, 25.
La partenza è comune a tutti i percorsi, con la differenza che la più breve, arrivata a Lo Stillo (singolare costruzione ora adibita ad abitazioni, ma un tempo distilleria), volge a destra, passa il Rio Ardenza, sale alla villa oggi sede amministrativa dell'ASL di Livorno (ex Centro elioterapico), scende per via Collinett e quindi all'arrivo.
Gli altri percorsi, invece, volgendo a sinistra salgono per via Filippelli; i podisti della 6 km. quasi subito trovano la deviazione sulla destra per via delle Gore e si trovano così ben presto lontano dal traffico, su stradelle di campagna tranquille e rilassanti finchè, volgendo ancora a destra, scendono in aperta campagna godendo di un bel panorama dalle colline, al mare, alla città.
E per finire percorrono il tratto comune ai cinque percorsi, quello della 2 km. La 11, la 16 e la 25 proseguono a diritto fino ad intraprendere sulla destra via del Lazzaretto.
Per il gusto di informarvi, vi ricordo che proprio qui, tanti ma tanti anni fa, lontanissimo dalla città, molto più lontano di quello che è ora, sorgeva uno dei tanti luoghi di isolamento per gli ammalati di colera.
Alla fine di questa strada sterrata scendiamo a sinistra per la ripida via delle Ghiandaie che ci porta sulla strada della Valle Benedetta e successivamente a Limoncino Alto: qui la 11 e la 16 scendono a Limoncino Basso mentre la 25 si inoltra nella zona boschiva del nostro entroterra per giungere alla Sambuca e quindi alla Valle Benedetta.
Non ci sono dubbi che attraversando questi luoghi si possono ammirare ampi panorami della città, scorgere in lontananza l'ampia distesa del mare e le vette delle Apuane, spaziare in lungo ed in largo verso un entroterra estremamente interessante e vario ed è possibile rendersi conto anche di come Livorno sia diventata una città assai grande rispetto ad un passato abbastanza recente, di come rapidamente sono sorti nuovi quartieri quali La Leccia e Scopaia, mentre altri si sono ingranditi come appunto Collinaia da cui siamo partiti per la nostra marcia.
E poiché questa è la "mia" marcia finisco qui ringraziando quanti vi hanno partecipato e sperando che sia stata di loro gradimento.