Comitato Interprovinciale Marce Sportive (C.I.M.S.)

 
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A FORCOLI CON LA " NUOVA PRIMAVERA"

di Maria Luisa Tognelli

Le nostre scarpette sono per così dire ancora "fumanti" per la corsa degli Ospedalieri, di ieri pomeriggio, che domenica 27 maggio di prima mattina eccoci tutti a Forcoli per la "XXXII Marcia delle Colline Forcolesi" che il G.P.
Nuova Primavera ha organizzato; quattro i percorsi, km.6-11-17-23.
Forcoli è l'antica Castrum Furculae ed è la parte più importante del comprensorio comunale di Palaia: si sviluppa su due livelli, uno in collina, il più antico, l'altro nel piano, che logicamente è successivo. Ma veniamo a noi: purtroppo il tempo è abbastanza incerto, decisamente all'insegna della variabilità anche se partiamo con il sole.
I tracciati più brevi sono rimasti invariati, mentre la 17 e la 24 (nel nostro calendario 23), sono in parte cambiate.

Abbiamo corso all'inizio prima per viali freschi ed ombrosi, poi in mezzo ad una campagna rigogliosa e varia, ricca di vigneti, uliveti, frutteti, bionde distese di grano e tra boschi con la vista di verdi colline con scorci paesaggistici diversi e suggestivi. E le salite, talvolta anche assai impegnative, non sono certo mancate. C'è stata anche la possibilità di rinfrescarci con momenti di pioggia non costante, prevista da diversi podisti previdenti muniti di ombrelli ed ombrellini, incuranti del detto che la pioggia di maggio rende belli.
Tra i centri di notevole importanza abbiamo attraversato Palaia che indubbiamente merita la nostra attenzione: di essa ricordiamo che, forse costituitasi Comune autonomo già nel XII sec., costruì appena fuori dell'abitato la Pieve di San Martino, completamente in mattoni tranne la facciata dove al cotto si alterna la pietra, ed è, come quasi tutte le pievi romaniche, volta ad oriente.
Da ricordare anche la Pieve di Santa Maria, forse del XIII sec., il cui campanile sembra appoggiarsi su una torretta di guardia della cinta muraria dove si apre la Porta Fiorentina, mentre dalla parte opposta, a chiudere la parte più antica, c'è la Porta Civica con accenno di merlatura ghibellina.
Correre è sempre bello, ma ancora più bello se contribuisce a farci conoscere anche le bellezze artistiche della nostra regione; e proprio per non trascurare nemmeno l'aspetto gastronomico di questa zona ricordiamo i tartufi, bianchi, bianchetti e neri.
Quanto al detto "peggio Palaia !" lascio a voi la curiosità di scoprirne il perché.
A fine corsa, piacevolmente rinfrescati, (pensiamo a quanto sarebbe stata più dura sotto il sole cocente!) ci siamo ristorati con gustose penne e quanto offerto gentilmente dagli organizzatori.