Comitato Interprovinciale Marce Sportive (C.I.M.S.)

 
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NELLA TERRA DEGLI ETRUSCHI, XXIV SGAMBATA

di Maria Luisa Tognelli

Alle 6,00 del mattino del 20 maggio, mentre percorrevo il litorale livornese, precisamente la costa meridionale che niente ha da invidiare ad altre famose costiere e mentre, percorrendo la superstrada verso Castiglioncello, mi immergevo nel trionfo del giallo immenso di prorompenti ginestre, già pregustavo il piacere che mi avrebbe dato la bellezza singolare ed unica di quell' "isola" etrusca che è Volterra.
Superato San Pietro in Palazzi ed intrapresa la S.68, mentre salivo, la nebbia a mezza costa dava al paesaggio un tocco misterioso e surreale.

Giunta nella Piazza dei Priori gli occhi constatavano con la stessa meraviglia di ogni anno la peculiare caratteristica del luogo ripagandomi abbondantemente dei chilometri macinati.
Non tutti la pensano così, purtroppo, e questo mi dà l'occasione di constatare con rammarico come alcune marce del nostro Trofeo vengano a torto penalizzate.
Nella mia terra natia si direbbe " es mejor caer en gracia que ser gracioso...." e non ve lo traduco, arrivateci da soli oppure date sfogo alla fantasia, ciò fa molto bene specie nel mondo arido in cui viviamo. Detto questo vengo ai nostri percorsi che sono stati curati nei dettagli dal sig. Chiodi della S.A.V e dal suo staff e ben presidiati soprattutto dai volontari della locale Misericordia cui va anche il nostro ringraziamento.
Come di consueto alle 8,30 in punto ecco lo sparo: si parte lasciando la Piazza dei Priori percorrendo poi il viale che costeggia l'ampio balcone sul quale Volterra si affaccia sulla piana del Cecina e dell'Era. Tutti insieme, sia i podisti della 4 che quelli della 8 e 18 km. abbiamo camminato insieme da Porta a Selci a Porta Fiorentina; poi i marciatori della media e della lunga sono scesi verso la storica Fonte Docciola il cui piazzale era letteralmente invaso dai camper; ci siamo diretti quindi verso la Stazione Ferroviaria e successivamente verso la Pieve di San Gerolamo.
I podisti della lunga distanza si sono trovati immersi nell'aperta campagna in un saliscendi talvolta anche abbastanza faticoso ma appagante: qua e là qualche piccolo agglomerato o casolare i cui colori si confondevano discretamente con quelli della natura.
E silenzi e campi ondeggianti al vento, quasi mare di verde; ogni tanto ciliegi carichi di frutti e talvolta contadini generosi pronti a chiudere un occhio di fronte a podisti avidi, altri invece pronti a rincorrerci con il rastrello se avessimo osato cogliere una sola ammiccante ciliegia: siamo fatti in tanti modi.... Altrove anche grossi castagni e piante di olivo.
Il caldo ormai estivo ci ha fatto sudare e bere abbondantemente e come ogni anno abbiamo chiuso in bellezza passando nuovamente nelle vie del centro ammirando le bellezze artistiche della cittadina etrusca (Teatro Persio Flacco, Museo Guarnacci, Palazzo Viti, l'imponente Mastio) prima di rientrare nella storica Piazza dei Priori dove un gran numero di turisti armati di video camere e macchine fotografiche rendevano quasi impossibili i nostri ultimi passi prima del traguardo.