Comitato Interprovinciale Marce Sportive (C.I.M.S.)

 
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3 marzo 2008: IL GIORNO DEL PARTO.

di Dante Bonamici

....ovvero la tanto attesa riunione dei Presidenti, o loro delegati, per l'approvazione o meno delle proposte avanzate per la modifica allo Statuto e al Regolamento CIMS, descritte sul nostro notiziario n° 1 dello scorso febbraio.
Provo ad essere il più sintetico possibile, sia nella cronaca che nel commento; ma vorrei nel contempo coinvolgervi nel clima della serata:
ore 21,15: la sala si sta man mano riempiendo: mi siedo in seconda fila, come ascoltatore, accanto al nostro Vicepresidente Santucci, delegato dal Presidente Nino in quanto facente parte, quest'ultimo, del Comitato.
So che la mia sedia è "ballerina".... c'è chi non gradisce la mia presenza, ne quella di altri privi di delega.
Ma sono tranquillo: sarebbe la prima volta....
e poi, ripassando mentalmente lo Statuto, non è scritto da nessuna parte che le riunioni dei Presidenti si debbano fare a porte chiuse.
Ma si sa, c'è sempre il rischio delle libere interpretazioni e delle successive imposizioni. Nella stanza attigua alla nostra, i membri del Comitato, soli, già riuniti da circa mezz'ora, stanno discutendo animosamente; si sente da fuori un concitato vocio.
Finalmente escono e prendono posto davanti e di fianco a noi; un paio di loro appaiono un po' "arrazzati" in volto, colpa del caldo o dell'eccitazione?
Prende subito la parola il Presidente Carlo Fagiolini e dopo un breve preambolo dice " ...gli estranei devono accomodarsi in fondo alla sala e lì restare in religioso silenzio....".
Mi alzo ed obbedisco.... al momento sono solo io.
Il compromesso è stato dunque raggiunto e Malfatti e Taccola hanno dovuto mordere il freno, e sopportare la mia presenza, anche se relegata negli ultimi posti.
Erano loro, come mi è stato poi riferito, a fare opposizione, ma intimamente già lo sapevo. A questo proposito mi compiaccio con Carlo Fagiolini, anche e soprattutto per come ha saputo condurre, "super partes", il difficile ed animato confronto. Pacato ma anche deciso: per la prima volta e con mia grande soddisfazione l'ho visto battere i pugni sul tavolo e replicare alle subdole insinuazioni degli sconfitti della serata, i soliti noti, che, senza esitare, hanno usato espressioni come "avete pilotato" e "riunione condotta ad arte".
Già all'inizio doveva essere stracciata la delega che Giacomo Puccini aveva rilasciato al rappresentante di "Corri per Telethon", come se la marcia fosse stata organizzata dalla Verru'a, ed invece non è così; Aldo Passetti, delegato delle Sbarre, lo ha fatto giustamente notare chiedendone l'eliminazione. Prudentemente Fagiolini, per evitare tensioni iniziali, così penso, ha deciso di accantonare la questione e di riprenderla eventualmente da ultimo nel caso di parità nelle votazioni; ed è stato saggio perché poi, alla fine, non ce n'è stato bisogno. Comunque....!
Concludo questa mia premessa informandovi che all'inizio Paolo Gualtieri, sindaco revisore CIMS, a nome del Presidente del Collegio assente per malattia, ha comunicato ai presenti che, a seguito della verifica delle risultanze contabili, è stata attestata e certificata la correttezza formale e sostanziale delle scritture e della consistenza finanziaria e patrimoniale del Comitato.... e, per la prima volta nella storia, al termine della riunione, Nicolò Ciolino, membro del CIMS, ha distribuito ai presenti una copia del Bilancio.
Subito dopo iniziano le discussioni e le votazioni sui vari punti, (in ordine cronologico di presentazione).
Circa una quarantina gli aventi diritto.
Riporto le decisioni più significative:
e' stata respinta a larga maggioranza la proposta di Giuntini Dante, Presidente del Trofeo Lucchese, per un calendario delle marce dal 1° gennaio al 31 dicembre.
Un mio vicino di sedia mi ha chiesto: "scusa, ma cosa c'entra il Trofeo Lucchese con noi? "sottovoce gli ho risposto che sia Giuntini che la persona che gli sedeva accanto (Gallicano) ne avevano diritto in quanto delegati di "Lucca di Notte" e "Fiaccolata Natalizia". "A me mi sembra una bischerata", è stato il suo pronto commento al quale non ho replicato ma che, in cuor mio, ho pienamente condiviso.
E' stata approvata, anche questa a larghissima maggioranza, la proposta di modifica dell'art. 7 del Regolamento, avanzata dai sei Gruppi (Marathon, Sbarre, Due Arni, La Galla, Arcobaleno e Marlia), per cui a chi "si presenterà ai controlli con più di un cartellino o affiderà il proprio ad altri, oppure ne manomette o falsifichi il contenuto, verrà applicata la sanzione della espulsione a tempo INDETERMINATO dal Trofeo. LE ASSOCIAZIONI O G.S. CHE PROCEDERANNO ALLA PUNZONATURA DI PIU' DI UN CARTELLINO PER PARTECIPANTE, NON VEDRANNO ACCOLTA LA PROPRIA MANIFESTAZIONE NEL CALENDARIO SUCCESSIVO".
Bene, quindi occhio, perché i rischi e le penalità saranno maggiori. E' stata respinta invece la proposta Malfatti/Taccola (e Trofeo Podistico Lucchese) per l'elezione del Comitato da parte di Presidenti o loro delegati, anziché dai podisti vincitori del Trofeo: contrari 15, favorevoli 13, astenuti 2.
Per questo non si è resa necessaria la verifica della correttezza o meno del delegato Telethon (naturalmente favorevole), in quanto ininfluente sul risultato.
E' a questo punto che i due proponenti hanno reagito nel modo cui ho già accennato. In particolare, Malfatti, ha obiettato che l'esame sulle proposte di modifica del Regolamento, doveva essere susseguente a quelle riguardanti lo Statuto, poiché la gestione della normativa regolamentare è di competenza del Comitato e non dei Presidenti.
Il protrarsi degli eventi, ha sostenuto Malfatti, ha comportato un ritardo per la votazione della loro proposta, causando l'uscita di una decina di persone.
E uno dietro di me ha esclamato: "ma perché, non potevano votare contro?".
Giusta e corretta, invece la replica di Fagiolini che ha rispettato, così ha risposto, un preciso ordine cronologico.
Ora devo dire che il convincimento che il Comitato possa modificare le norme del Regolamento, è un'opinione non solo di Malfatti, ma anche di altri.
Ma da dove attingono questa loro certezza, a cosa fanno riferimento, dov'è scritto? Francamente non me lo spiego e sarei veramente curioso di saperlo.
Per me è fuori luogo e così lo dimostro:
l'art. 26 dello Statuto pone sullo stesso piano Statuto e Regolamento (in quanto DELLO STESSO E' PARTE INTEGRANTE) e detta la regola comune per risolvere VERTENZE e DISCORDANZE sull'interpretazione delle norme.
Ma cosa vuol dire "integrante" ? : lo Zingarelli definisce così il verbo "integrare":
"rendere compiuto, completo, aggiungendo ciò che manca, completarsi, fondersi, divenendo un tutto compiuto".
Ho fatto questa citazione per chiarezza e per gli ignoranti come il sottoscritto.
Ma allora, assodato (almeno lo spero) che sia per lo Statuto che per il Regolamento, essendo un "tutto compiuto", valgono gli stessi principi di applicazione della normativa, viene da sé che le proposte di MODIFICA, anche del Regolamento, devono essere sottoposte, come lo Statuto, solo ed esclusivamente all'assemblea dei Presidenti o loro delegati (art. 25).
Ne sono convinto e pronto a difendere questa mia opinione contro chiunque.
Sorvolo sulle altre modifiche proposte, approvate e non, di secondaria importanza.
Credo che saranno approntati presto i testi definitivi che pubblicheremo sul nostro Notiziario.
Concludo dicendo di aver apprezzato, lo dico ancora, la conduzione di Carlo Fagiolini, ferma ed imparziale, gli interventi dell'Avv. Claudio Cecchella, del nostro Santucci, le motivazioni espresse da Mario Pardella, la competenza e i suggerimenti di Alessandro Santini.
Mancava poco all'una e ci siamo ritrovati giù, fuori dal bar, a commentare tra amici, Andrea Taccola compreso, ridendo e scherzando tra di noi.
E così dovrà essere.
A presto.