Comitato Interprovinciale Marce Sportive (C.I.M.S.)

 
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091 del 5 agosto 2014 circa gli eventi sportivi
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LA " XXX CAPANNE CORRE"

di Maria Luisa Tognelli

Tra San Romano e Castel del Bosco si trova Capanne, località nella quale ci siamo recati per la marcia del 6 aprile, la "XXX Capanne Corre" del G.P. "Il Girasole"; presenti all'appello le Tre Province ed il Trofeo Pisano.
Ci saremmo aspettati una tiepida giornata di sole, invece il cielo è grigio e la temperatura piuttosto bassa, fa freddo insomma, e poiché tutti ci siamo alleggeriti si sente di più. Comunque non ci sono problemi, correndo il freddo passa, si tratta di superare i primi cinque minuti... Ed ecco che dopo aver scelto tra 2-6-13-21 km. partiamo: all'inizio attraversiamo la statale 67 per dirigerci tutti quanti verso la campagna.

Dovunque regna il silenzio interrotto soltanto dal nostro allegro e vivace vociare, siamo così numerosi....
Quasi senza accorgercene, dopo aver superato in salita l'Osteria "La Tagliola" giungiamo a Marti dove troviamo il consueto ristoro; una breve sosta e via di nuovo, saliamo così nel centro del paese ancora addormentato dove non possiamo trascurare di dare un'occhiata alla bella pieve di Santa Maria Novella del XIV secolo, costruita in laterizio e che conserva ancora intatte le sue strutture originarie.
Poco prima della chiesa troviamo il bivio: la media continua a diritto, la maxi volge a destra.
Inizia per la media una lunga e piacevole discesa sulla quale si immette poi anche la lunga. I percorsi affrontano un susseguirsi di saliscendi immersi in una natura lussureggiante e varia. Molte sono anche le aziende di Agriturismo che incontriamo sul nostro cammino, aziende che offrono un modo piacevole e libero per trascorrere le vacanze in pieno relax e completa libertà.
Proseguendo il nostro cammino, ci accorgiamo di essere assai vicini a Capanne, ma, lasciato l'asfalto ce ne allontaniamo di nuovo; superiamo quindi la dura salita di via dell'Inferno dopo di che continuiamo con i saliscendi che ci porteranno a Montopoli. Poco prima di giungervi abbiamo ammirato la chiesa della Madonna del Soccorso che, provvista di un loggiato, aveva la funzione di offrire riparo ai viandanti.
Attraversiamo quindi il paese, lindo e ben curato, che si sta risvegliando. Ogni angolo ci parla del suo passato; arriviamo al Belvedere dove si innalza la possente torre di San Matteo del XIV sec. che si trova davanti al palazzo che attualmente ospita gli uffici comunali e ad un arco slanciato detto Arco di Castruccio dal nome di colui che ne volle la costruzione e che con alterne vicende dominò su queste terre.
Lasciato Montopoli ci ritroviamo in aperta campagna e ci colpisce soprattutto un enorme appezzamento coltivato a peschi che si estendono a perdita d'occhio e i cui fiori stanno cedendo ormai il passo alle tenere foglie.
Ormai manca poco all'arrivo, attraversiamo nuovamente la statale 67 e dopo qualche giro nell'abitato eccoci a gustare penne al pomodoro e pasta fritta contenti anche per esser stati risparmiati dalla pioggia.