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Punto Radio dedica al nostro trofeo una rubrica curata da Renato Taglioli che si può ascoltare il venerdì
alle ore 18.15, il sabato alle ore 13.00, la domenica alle 6.45. |
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A PIANO DI COREGLIA di Mara Luisa Tognelli
Siamo alla penultima marcia del nostro calendario, domenica 29 giugno, quando ci raduniamo per la XXXIII Scarpinata Piandicoreglina organizzata,
come sempre, dal Gruppo Donatori di Sangue Fratres di Piano di Coreglia. Di 3-6-12-18-25 km. la lunghezza degli itinerari predisposti. Ci ritroviamo
quindi ancora una volta nel meraviglioso scenario delle verdi alture di quella parte della Garfagnana solcata dal Serchio e dai suoi affluenti
Ania e Fegana, in luoghi incantevoli e freschi, particolarmente appetibili quando il caldo è soffocante e il tasso di umidità così elevato da mettere
a rischio la nostra salute. Il punto di ritrovo è il solito, l'accogliente struttura dello Sky Lab preceduta dall' ampio piazzale adibito a parcheggio.
Fin dal primo mattino siamo assai numerosi e allegri come cavalli scalpitanti pronti alla partenza, mentre pensiamo ai nostri amici che stanno per
affrontare la dura salita che da Pistoia li porterà all'Abetone; per la verità non li invidiamo affatto, considerata l'elevata temperatura che già
ci affligge prima ancora che il sole sia alto. Si parte liberamente, come sempre, soprattutto nelle marce della Lucchesia; ognuno prende il suo passo
da solo o, per lo più, in compagnia, compagnie numerose specialmente quelle dei percorsi brevi dove l'impegno podistico è minore e le chiacchiere
si fanno più volentieri e senza condizionamenti. Il primo tratto (e notiamo subito la modifica che ci porta direttamente su strada asfaltata) ci indirizza
all'incantevole e storico paese di Coreglia Antelminelli su cui spicca il campanile della parrocchiale, che in effetti era un tempo la torre dell'antico
fortilizio.
Questa piccola località ha un fascino particolare con le sue stradelle, rigorosamente in salita, linde e ben adornate di piante fiorite. Ci piacerebbe attardarci
ad ammirare e godere di queste semplici e pur grandi cose, ma dobbiamo procedere.
Superata Coreglia constatiamo che il percorso, rispetto agli anni passati, è in parte cambiato (si effettua in senso inverso) ed è forse un tantino
più faticoso, ma ugualmente piacevole anche perché ben presto ci dona un po' di refrigerio dal momento che l'afa è davvero pesante e specialmente
chi suda abbondantemente più del dovuto non se la passa tanto bene. Certo gli organizzatori ci hanno ben rifocillato (basta pensare ai tortelli di
Piastroso e non solo) e dissetato abbondantemente; in proposito la cosa più gradita è stata la frutta e soprattutto la fetta di cocomero fresca
e ammiccante con il suo vivace colore. Presente come sempre nel finale il ristoro "Paesano", quello degli Alpini, per intenderci, con musica e danze
improvvisate, dove tuttavia, a parte il buon bere offerto, attirava in modo particolare la bella fonte, perché non c'è niente che disseti e soddisfi
come il dono più grande del buon Dio, o, se si vuole, di Madre Natura.
A questo punto ancora un chilometro, la meta è raggiunta ed il fresco guadagnato. Da notare che, da veri sportivi, siamo stati accolti, come tanti
anni fa, nel campo....sportivo.
Bellissima per il verde, per i paesaggi e per il tracciato questa classica del nostro Trofeo.
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