Comitato Interprovinciale Marce Sportive (C.I.M.S.)

 
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FURTI IN AUTO

di Andrea Bartalesi

Purtroppo le cronache e i racconti della domenica sera si stanno trasformando sempre più in resoconti di furti subiti da amici e conoscenti nelle loro auto la domenica mattina.
Il problema è serio e va affrontato prima possibile. Ci sembra del resto che rispetto agli anni passati ci sia in questo periodo un incrudimento del fenomeno.
Ieri a Molino d'Egola alcune macchine sono state aperte, ma mentre prima qualcuno trovava la chiave, apriva, "puliva" la bauliera, ora sembra che la protervia e la sfrontatezza porti a perdere meno tempo: un bel colpo ad un finestrino e via. Così oltre al danno, un altro ulteriore danno che non serve a nessuno.
Il malcapitato che arriva dopo una corsa di 20 km, sudato, non trovando da cambiarsi d'abito, deve in qualche modo tappare il buco rimasto al finestrino e velocemente tornarsene a casa riscaldato dalla rabbia di aver subito un torto e un danno che va ben oltre i pochi euro che aveva con se.

Ma questo ognuno di noi lo sa bene. Ieri poi crediamo che la sfrontatezza sia giunta ad un limite. Si narra (perché ormai le cose sono talmente esagerate da rasentare le vecchie storie dei nostri nonni) che un malcapitato ha messo un cartello sulla propria auto che grosso modo diceva così: "Auto già visitata tre volte: la bauliera è aperta". Poteva essere una preghiera o una furbata, ma l'esito è stato che il nostro ha trovato "ancora" un finestrino rotto e niente in bauliera.
Molte volte gli organizzatori non sanno nemmeno che ci sono stati dei furti: i malcapitati hanno fretta di tornarsene a casa ovviamente e non vanno a denunciare niente a nessuno, figuriamoci poi a carabinieri.
Ci sembra che anche quello che noi da anni abbiamo pensato (un maniaco preso alcune volte e che si era dimenticato di essere stato "appoggiato" ad un muro) non regge più. Molte volte ci sono concomitanze come Cascina e Castelnuovo Garf. E comunque sembra che ci siano anche complici (ieri hanno portato via diverse borse tanto da pensare che i nostri abbiano per lo meno un camioncino. Come si può giustificare una macchina piena di borse di diversi gruppi?).
Bisogna che ognuno rifletta sui fatti e che qualcuno cominci a raccogliere eventuali tracce ed indizi in modo da poter trovare i nostri "amici". In questo mondo di pensionati ci saranno pure commissari di polizia che potrebbero ricordare i vecchi tempi risolvendo ed eliminando quella che ormai è diventata una piaga del podismo.
Io con degli amici dell'Atletica Porcari facendo il punto della situazione abbiamo pensato ad una iniziativa che cerco di riassumere:
Durante la Porcari Corre da alcuni anni abbiamo destinato cinque persone alla sorveglianza dei parcheggi, in bici fanno continuamente la ronda cercando di individuare persone sospette e seguirle nei loro movimenti. Non sappiamo se il provvedimento ha portato qualche risultato anche perché, come dicevo prima, chi subisce il danno se ne va "smoccolando" a casa. Poi pensiamo che se ci fosse una associazione o un gruppo che tutte le domeniche agisce nei diversi paesi dove si svolge la manifestazione potrebbe acquisire una certa professionalità ed essere più esperto. Ci sembra che a Lucca ci sia un gruppo di carabinieri in pensione che intervengono sulle manifestazioni a diverso titolo. Perché non "assoldarli" con l'incarico di controlli sui parcheggi? In definitiva i tre Trofei (Lucchese, Pisano e Tre Province) dovrebbero cercare gruppi di persone che potrebbero anche mettersi insieme proprio per questo nuovo "mestiere" così da essere esperti in rapine, mentre fino a poco tempo fa c'erano gruppi che si prestavano per le segnalazioni e i ponti radio sui percorsi, prima dell'avvento massiccio del telefonino.
Allora se una marcia è organizzata mettiamo dal Lucchese, alla manifestazione saranno presenti 4-5 carabinieri in pensione che nei modi che loro riterranno più opportuni cercheranno di individuare o quanto meno annullare il furto delle cose in macchina.
Se la marcia invece sarà organizzata da due o tre Trofei avrà 8 o 12 persone di controllo perché ogni Trofeo porterà il proprio gruppo in considerazione dell'aumentato numero di partecipanti, ergo di macchine.
Veniamo alla parte economica: essendo una cosa straordinaria, ma necessaria per il bene e soprattutto per il futuro del podismo, qualcosa dovrà metterci il Trofeo, qualcosa chi organizza e qualcosa i partecipanti. Tutto questo però da valutare dopo aver interpellato i gruppi di eventuali pensionati o di lavoro possibili. Al limite se una marcia di 800 iscritti deve sopportare una spesa di 400 euro, la spesa sarebbe di 0.50 a testa, se l'onere dovesse cadere tutto sui concorrenti e se i Trofei e i Gruppi Sportivi fossero, come sono, già a fare i conti con i centesimi per organizzare le nostre manifestazioni.
Ovviamente questa è una idea da approfondire e valutare.
Seconda cosa che verrebbe da pensare: creare un centro raccolta dati, indizi, fatti che nel tempo ci portino a conoscere le abitudini di questi ladri, quali auto preferiscono, se il vedere in macchina giacconi o borse li aiutano ad agire, oppure se lasciare del tutto la macchina anonima (mettere tutto in bauliera in modo che non si possa vedere che quella è una macchina di un podista) può essere deterrente. Un nostro amico ha subito il furto nella piazza del cimitero di Ponsacco piena di macchine fino all'inverosimile.
D'accordo sul pensiero che chi vuoi che vada al cimitero alle 8 la mattina e con questo freddo, ma qualcuno può parcheggiarci la macchina magari dalle abitazioni vicine.
Si potrebbe pensare che il ladro o i ladri girino fra le macchine durante l'arrivo dei podisti e che prendano memoria di quelle da visitare. Guardiamoci intorno quando arriviamo e guardiamo tutte le persone in faccia, tipo "ti guardo amico e stai attento a quello che fai"). Potremmo segnalare cose strane, persone sospette che girano fra le auto senza essere vestite da podisti. E' spiacevole e ingiusto ma dobbiamo cominciare a sospettare degli "untori". Ogni persona che non ha una giacca di un gruppo o porta indumenti anonimi è un possibile sospettato. Non crediamo che i ladri si mettano uno degli indumenti rubati e che vadano in giro con quelli. Comunque invitiamo gli appartenenti a gruppi sportivi a segnalare ai propri dirigenti persone che indossano eventuali capi di vestiario della loro associazione e che non conoscono.
E' da supporre che i misfatti avvengano fra le 8.30 e le 9.00 perché chi presenta le liste dei gruppi numerosi lo fa entro le 8.30 e poi si cambia e parte. Alle 9.00 cominciano ad arrivare quelli delle marce più corte. Rompere un finestrino è un gesto rumoroso e quindi stiamo attenti tutti a rumori sospetti.
Non crediamo che i ladri possano essere dei podisti praticanti, tipo rubare, mettere il maltolto in auto e andarsene a fare una corsetta, quindi sono da notare le auto di persone che se ne vanno prima o intorno alle 9.
Le borse e le cose giudicate inutili dal ladro vengono senz'altro gettate in qualche posto: a me dopo il furto avvenuto qualche anno fa a Casigliano telefonarono 6 mesi dopo avvisandomi di aver trovato la mia borsa in un cantiere che era rimasto chiuso a lungo di una ditta di lavori per le strade. A volte si può recuperare qualcosa, anche oggetti che fanno parte ormai delle nostre abitudini.
Insomma se ci mettiamo a pensare vengono fuori tante cosette che se messe insieme potrebbero darci un identikit di persone sospette e se riusciamo ad avere gruppi che si prendono l'incarico di controllare le macchine forse daremo un po' di difficoltà ai ladri.
Se poi li prendiamo, li "appoggiamo" ad un muro così da vederli bene, gli facciamo una bella foto che pubblicheremo su tutti i siti come "il tipo più bello" e ricordarci la loro faccia, li denunciamo e ognuno nel suo settore avrà modo di rendere loro la vita dura.
E parlando di questo mi viene in mente che nel Gruppo La Galla ci sono almeno due avvocatesse note, forse nel Marathon Pisa ci sono procuratori, oltre a professori, che insomma il popolo podistico è eterogeneo e che quindi, se stimolati da motivi di sopravvivenza, ognuno può dare un contributo specializzato.
Quindi chiudendo e sintetizzando:
I Trofei dovrebbero vedere se è possibile reperire persone per il controllo ed eventualmente chi li conosce sarebbe già bello che segnalasse questa disponibilità sul territorio.
Creare un centro raccolta dati e chi meglio se non la Galla e il suo sito?
Cercare l'aiuto di persone professionalmente più esperte (avvocati, commissari, ecc).
Stare attenti a tutti quelli che sembrano fatti normali e che se "guardati" diventano molto strani.
Chiedo quindi a Marco Cecchella un aiuto ulteriore e una sua disponibilità, come la chiedo al Maggini ed al Taddeucci, al Secchioni, agli amici Spensierati, al Ciona Market, a tutti i Gruppi, ma soprattutto a tutti i dirigenti, ai consigli direttivi dei vari Trofei, alle autorità. Parlatene fra voi, raccogliete le proposte più interessanti, valutate quelle più impensate (prima la Folgore veniva alle corse a correre grazie ad un tenente che amava il podismo).