Agenzia Generale di Pontedera
ASSISAI s.n.c.
di Lorenzo Fontanelli, Marco Giannini, Diego Sassi e David Sbrana
Piazza Martiri della Libertà, 16 56025 PONTEDERA
tel. 0587 53432 fax 0587 54284
E-mail: assisai@sai-pontedera.it - assisaisnc@pec.it - 58400@unipolsai.it
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091 del 5 agosto 2014 circa gli eventi sportivi
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Per prendere contatti con un gruppo DEU per il servizio di soccorso sanitario, gli organizzatori possono rivolgersi
al numero 347/6080273 valendosi di medici abilitati alla rianimazione ed all'uso del defibrillatore a costi calmierati
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per la certificazione agonistica e non
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CON IL "GLOBO VERDE" di Maria Luisa Tognelli
E' con il Globo Verde che domenica 16 settembre abbiamo avuto il nostro appuntamento per la marcia domenicale e quindi è
proprio a Ghezzano, praticamente alle porte di Pisa, che ci siamo recati di prima mattina ad animare l'ambiente con le
nostre divise multicolori e vivacissime, con il nostro vociare allegro ed almeno all'apparenza spensierato.
La giornata è ancora estiva anche se qualche nube preannuncia prossimi cambiamenti; comunque la mattinata è tutta da godere.
Dopo aver scelto la distanza desiderata tra 4-6-11-21 km. ci avviamo e dopo pochi passi, volgendo a destra, corriamo lungo
l'acquedotto mediceo dalle belle arcate che ci porterà direttamente ad Asciano di cui attraversiamo l'abitato.
Poi inizia la salita verso il bosco, ma prima di intraprendere il sentiero che ci condurrà alla cosiddetta Villa del
Polacco (Villa Poniatowski) troviamo un ristoro.
Molti podisti stanno già scendendo, sono i più veloci, ma molti i più...."antelucani". Comincia a questo punto la parte
più bella e piacevole anche se la più faticosa.
Salendo si aprono infatti scenari amenissimi e scorci suggestivi mentre se volgiamo lo sguardo verso il basso possiamo
osservare l'abitato.
Giungiamo finalmente in cima e possiamo ammirare tra l'altro ciò che resta della Villa che domina il paesaggio immersa nel silenzio
racchiudendo i segreti di un passato non molto remoto; qui ci vengono offerti grappa e limoncello e possiamo scrivere i nostri nomi
su un registro a ricordo del nostro passaggio. Sarebbe bello soffermarci a lungo ed osservare quanto ci circonda più o meno in
lontananza ma dobbiamo scendere e ci affrettiamo lanciandoci in un'agile discesa che ci riporta al ristoro dove ci dissetiamo
abbondantemente perché fa molto caldo ed abbiamo molto sudato.
Ripartiamo prendendo un sentiero sulla destra in mezzo a case coloniche ed orti per giungere poi su strada asfaltata e quindi
attraversare la provinciale. Comincia a questo punto un lungo andirivieni in mezzo ai campi da poco coltrati suddivisi ed
attraversati da piccoli canali finche torniamo lungo le arcate dell'acquedotto e dopo poco eccoci all'arrivo accolti dagli
organizzatori che ci rifocillano e dissetano a dovere.
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