Comitato Interprovinciale Marce Sportive (C.I.M.S.)

 
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091 del 5 agosto 2014 circa gli eventi sportivi
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per la certificazione agonistica e non
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SUL LUNGOMARE DI LIVORNO

di Maria Luisa Tognelli

Il 1° di novembre ci porta a Livorno con la " III Corri Lungomare", è una giornata stupenda che supera le nostre aspettative e le previsioni meteorologiche; non ci sono dubbi, il merito è anche del vento che è un po' di casa in questa città.
Punto logistico della manifestazione, organizzata da "Livorno-Donna, Salute e Cultura" è la Stazione Marittima, un luogo abbastanza insolito per noi podisti, più avvezzi a luoghi agresti e bucolici.
In effetti ne siamo contenti, il porto dà un grande senso di spazio e di libertà: qui ferve frenetica la vita e nell'immaginario collettivo è un luogo che fa pensare a partenze, ad arrivi, a lunghi viaggi magari verso paesi lontani e fantastici....

I nostri percorsi sono tre (km.6-12-18): attraversiamo il Porto Mediceo attratti dai possenti Bastioni in mattoni rossi della Fortezza Vecchia fatta costruire dal cardinale Giulio de'Medici (poi papa Clemente VII) ed opera di Antonio da Sangallo il Giovane (1521-1534); costruzione nella quale furono inglobati il Mastio di Matilde e la Quadratura dei Pisani.
Lasciando sulla sinistra i famosi Quattro Mori, attraversiamo il Ponte Nuovo, passiamo davanti al Cantiere Navale per intraprendere il lungo Viale Italia, la passeggiata dei livornesi tra palme, tamerici e baracchine di nuova costruzione, in effetti piuttosto fredde nelle loro ambizioni avveniristiche.
Giungiamo in scioltezza alla Terrazza Mascagni, al suo gazebo ricostruito esattamente come era prima dell'ultima guerra; qui giro di boa per i podisti della 6 km. Si prosegue costeggiando i ben noti Bagni Pancaldi-Acquaviva senza trascurare di dare un'occhiata allo storico Albergo Palazzo, ma soprattutto ammirando il mare, calmo grazie al discreto vento di tramontana.
Eccoci così alla chiesa di S.Jacopo, eremo ai tempi in cui Livorno si chiamava Liburna, poi chiesa più volte distrutta e ricostruita ed al vicino lazzeretto. Veramente pochi passi ancora ed affianchiamo l'Accademia Navale, fiore all'occhiello della città labronica.
Lasciando alla sinistra l'Ippodromo Caprilli siamo alla Rotonda di Ardenza. Qui la vista si apre ancora più ampia sulla vasta distesa del mare, si intravedono in lontananza le isole, ma se volgiamo lo sguardo dalla parte opposta, ecco che si impongono le colline attorno alla città ed il vicinissimo Colle di Montenero.
Ai Tre Ponti i podisti della 12 km. tornano indietro, quelli della lunga proseguono, oltrepassano la Scalinata e tra tamerici e scogliera giungono a Miramare. Anche per questi è il momento del ritorno sui loro passi, questa volta con il vento in poppa per godere ancora dell'aria salmastra e delle bellezze del lungomare e per finire il ritorno alla Stazione Marittima e purtroppo al...quotidiano.