Agenzia Generale di Pontedera
ASSISAI s.n.c.
di Lorenzo Fontanelli, Marco Giannini, Diego Sassi e David Sbrana
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091 del 5 agosto 2014 circa gli eventi sportivi
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Per prendere contatti con un gruppo DEU per il servizio di soccorso sanitario, gli organizzatori possono rivolgersi
al numero 347/6080273 valendosi di medici abilitati alla rianimazione ed all'uso del defibrillatore a costi calmierati
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per la certificazione agonistica e non
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A SAN PROSPERO COL CIRCOLO "PRIMAVERA" di Maria Luisa Tognelli
"La nebbia agli irti colli/ piovigginando sale...." Mi viene spontaneo cominciare così ricordando che proprio oggi, 11 novembre,
è San Martino e che noi podisti delle Tre Province ci siamo dati appuntamento a San Prospero presso il Circolo " Primavera"
per la nostra marcia domenicale.
Siamo abbastanza numerosi e tutti interessati ai nostri amici reduci dalla Maratona di New York che entusiasti ci raccontano la
loro impresa, mentre ricordiamo anche quelli che sono a Livorno e che si cimenteranno nella maratona che in mattinata si
svolgerà nella città labronica.
Dopo aver scelto il percorso desiderato (km.6-14-16-20), iniziamo il nostro cammino attraversando la Tosco-romagnola, passiamo per
via Guelfi e giungiamo ben presto alla bella Pieve di San Casciano di cui non possiamo tralasciare di ammirare magari la facciata,
perché andiamo di corsa; comunque voglio ricordare a coloro cui interessa che la Pieve è in stile pisano, a tre navate, con dodici
colonne di marmo bianco ed è "fabbricata" con pietre verrucane lavorate a scalpello.
Percorriamo poi l'argine fino a Zambra per giungere quindi fino a Caprona e poi, costeggiato lo Zambra, salire verso Nicosìa, scendere
a Calci per poi risalire a Montemagno.
La giornata è tipicamente novembrina, ma si sta abbastanza bene perché non c'è vento.
Saliamo ancora per la Val Graziosa e deviamo su un sentiero assai sassoso che porta verso la Verruca, ma ben presto c'è il giro di
boa attraverso il bosco che ci riporta a Montemagno; qui sostiamo nuovamente al ristoro per scendere poi verso Calci attraversando
il ponticello del vecchio mulino e procedendo quindi in mezzo a vegeti oliveti.
Passiamo di fianco alla meravigliosa e silente Certosa sulla quale spicca il motto "O beata solitudo, o sola beatitudo" che dovrebbe
farci riflettere molto in un mondo dove predomina il frastuono e all'eccesso della parola corrisponde molto poco l'agire.
Ma qui taccio non sembrandomi questo il luogo deputato per riflessioni del genere. Rasserenati dalle meravigliose opere dell'uomo
e dalle bellezze della natura proseguiamo il nostro cammino: siamo di nuovo lungo lo Zambra, passiamo il ponte sull'Arno a noi ben
noto e poco dopo siamo a Casciavola; c'è ormai poco all'arrivo presso il Circolo Primavera; qui ci ristoriamo prima di far ritorno
alle nostre dimore a concludere con i nostri familiari non podisti la giornata festiva.
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