Comitato Interprovinciale Marce Sportive (C.I.M.S.)

 
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16 dicembre 2007, Sillicagnana (LU)
5 MULINI
di Maria Luisa Tognelli

Atmosfera tipicamente natalizia il 16 dicembre a Sillicagnana dove ci siamo recati per la "5 Mulini", infatti anche se la serata precedente ,per quanto gelida per il vento pungente, mostrasse nitidi i contorni delle montagne ed il cielo fosse stellato, al mattino seguente abbiamo avuto la bella sorpresa di piccoli fiocchi di neve che sono scesi insistentemente praticamente fino alle 11,00, conferendo al paesaggio un tocco magico e surreale.
Punto logistico il Campo Sportivo dal quale siamo partiti dopo aver scelto tra 3-5-9-18 km. per inoltrarci quasi subito in un sentiero in mezzo al bosco, ripido e scosceso, comune a tutti i tracciati, anche al più breve.
Abbiamo poi proseguito attraversando ampi alpeggi per giungere alla chiesetta della Sambuca, quasi un antico arroccamento con le poche abitazioni attorno: immagini suggestive di un passato abbastanza recente che indubbiamente contrastano con il nostro moderno supertecnologico quotidiano.
Una bella stradella ampia e piacevole ci ha portati quindi a Mulin Vecchio e dopo una breve sosta per il ristoro arriviamo a Lama Piana e quindi a Lamola; purtroppo la visibilità è limitata, scende ancora il nevischio, ma cerchiamo di immaginare la bellezza dei paesaggi di cui avremmo potuto godere se il tempo fosse stato bello e soleggiato, comunque è meraviglioso anche così. Proseguendo in un continuo saliscendi tra boschi e radure eccoci arrivati alla Selva di Baruffaldo con il suo Parco Avventura.
Poco dopo, molto in lontananza ci appare possente il Forte delle Verrucole: è lì che dobbiamo arrivare prima di compiere il giro di boa, pertanto avanziamo desiderosi di giungervi al più presto e quando ci troviamo in Piazza San Lorenzo ci manca pochissimo per essere in cima.
Maestosa ed imponente questa Rocca dalla quale avremmo potuto ammirare a 360° un panorama mozzafiato della Garfagnana, praticamente dalla piana di Castelnuovo fino al Passo dei Carpinelli, che ci appare invece come racchiuso da una coltre di nebbia mentre la neve continua a cadere ora a fiocchi più consistenti rendendo quasi ovattati anche quei pochi rumori delle auto, del suono delle campane e perfino delle nostre voci.
Il Forte delle Verrucole, 600m. s.l.m., apparteneva nel XII sec. alla famiglia dei Gherardinghi, passò poi a Lucca e successivamente agli Estensi che lo restaurarono nel XVII sec. Era costituito da due rocche, la Rocca Quadra a sud, la Rocca Tonda a nord; ai suoi piedi un tipico borgo medievale dallo stesso nome: poche case ed una chiesa dal vecchio campanile.
Nonostante il freddo non ci siamo fatti mancare niente, una sosta per ammirare queste bellezze era inevitabile, come anche il ristoro per recuperare energie per il ritorno.
La marcia a ritroso è iniziata agilmente su strada asfaltata che ha permesso di accelerare; siamo passati quindi da San Romano, dove tra l'altro nella Via della Viaccia abbiamo ammirato una bella fonte.
Poco dopo siamo rientrati nel bosco per affrontare ancora un continuo saliscendi tra castagni e noci e siamo passati così dal Mulin della Cincia, dai balzi delle vecchie prese del Mulin Muraia e dall'omonimo mulino correndo su tappeti di foglie ingiallite.
Giungiamo al traguardo mentre continua a nevicare anche se un dispettoso solicello solo ora comincia a far capolino quasi a voler riscaldare le nostre membra infreddolite; i cuori sono comunque caldi e felici per la mattinata veramente particolare preparata dagli attenti e solerti organizzatori.

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