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Intuito femminile...
di Giuliana Gallerini
"Al contadino non far sapere come è buono il cacio con le pere" "io lo so che non sono solo Canticchia il Maioli Spensierato in mezzo a quel fiume di poltiglia terrosa ...lo imito urlando a squarcia gola,
dolore e gioia si mischiano... e mi sento libera, Non so più cosa ho ai piedi, sicuramente mi son giocata i calzini,
e le dita le sento battere nude sulla tomaia delle scarpe.... che spariscono nella terra per riemergere terra...
XXVI Trofeo Casa Culturale
di Aldo Passetti
Alle prime luci di una domenica piovosa sono partito alla volta di S. Miniato dove era in programma il XXVI Trofeo Casa Culturale, chiaramente dopo aver caricato la ormai famosa bacheca CIMS ancorandola al portapacchi della mia potente ma non capiente "MATIZ". Ed eccomi qui dentro i locali del Circolo, mannaggia sono arrivato terzo, quei due di W le Donne sono imbattibili sono arrivati come minimo alle 5 e comunque non mi perdo d'animo e dalle due avvenenti signore del bar mi faccio servire un buon caffè caldo poi inizio le varie operazioni di istallazione e della bacheca e della bandierina a indicare il punto di ritrovo del g.p. le Sbarre. Mano a mano che passano i minuti aumenta l'affluenza dei podisti che nonostante il clima sono presenti in gran numero ci sono anche delle defezioni ad esempio mancano molti podisti della Galla compresi i CECCHELLA S' che hanno scelto il magico scenario del golfo del Tiguglio dove era di scena la mezza maratona. Insomma orfani del presidente, senza il vice Ciardelli meno male che c'era Nino l'altro vice in rappresentanza del CIMS dato che anche la Ballerini reduce da una rappresentazione teatrale era latitante. E' il momento di avventurarsi sotto quella pioggerellina che ci accompagnerà per tutta la gara che ci porterà in giro su e giù lungo le colline che circondano S. Miniato cittadina della quale obbligatoriamente bisogna dare alcuni cenni storici. S. Miniato antica residenza di vicari imperiali e granducali, capoluogo di una diocesi, sorge sulla cima di una verde collina con alla sua sommità la Rocca di S. Miniato costruita nel XIII secolo dall'imperatore Federico II per ospitare l'amministrazione imperiale Toscana. E' fra la fine del VII e l'inizio del VIII secolo che fu eretta la chiesa dedicata a S. Miniato ed intorno si sviluppò un centro abitato poi scelto dagli imperatori come residenza dei loro rappresentanti. Passò poi dal ruolo di piccola capitale durante il medioevo a quello di capoluogo periferico del dominio fiorentino. Tornando alla marcia in programma ed il percorso si può dire una sola parola FANGO, fango in tutte le salse da fare invidia ad un istituto termale. Beh, ma insomma la stagione non ha aiutato gli organizzatori che hanno fatto del loro meglio per gestire la loro marcia. Alla fine un buon bicchiere di thè caldo e la grande possibilità di poterci cambiare gli indumenti fradici nella grande sala che ci aveva ospitato durante le iscrizioni, appuntamento con il trofeo tre province domenica prossima a Porcari. Buona settimana a tutti.
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