Comitato Interprovinciale Marce Sportive (C.I.M.S.)

 
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CON L' AVIS A STIAVA
di Maria Luisa Tognelli

E' ancora buio pesto, come noi toscani siamo soliti dire, quando usciamo di casa per recarci alla marcia di Stiava; in realtà già da qualche anno partiamo da Montramito (località La Gulfa) ed il Trofeo AVIS è giunto ormai alla 34° edizione.
La giornata è all'inizio tipicamente autunnale, del resto siamo al 19 ottobre, poi però addolcita da un tiepido solicello.
La partenza, comune ai tre percorsi, ci porta in direzione di Pietrasanta per giungere poi, sempre su strada asfaltata, all'abitato di Piano di Conca che attraversiamo per raggiungere Stiava. Qui i tre percorsi si separano: la mini, completamente pianeggiante, volge a destra per far ritorno attraverso la campagna e l'abitato, e poi lungo l'argine, alla meta. La media prosegue per via Emilia Sud si inoltra quindi per la campagna fino a raggiungere la Domus Mazzarosa del XVIII sec. nel complesso agrituristico a noi ben noto di Campo Romano dove si "celebra" l'annuale.... mega ristoro di cui parleremo più avanti. Per quanto riguarda il percorso più impegnativo, dopo Stiava inizia una discreta salita in mezzo agli olivi, ormai pronti, come le sottostanti reti ci fanno capire, per essere "depredati" dei loro succosi frutti che daranno quell'ottimo olio delizia delle nostre tavole.
Avanziamo sereni avvicinandoci a Bargecchia dal bianco campanile ed il pensiero va inevitabilmente a Giacomo Puccini, alla sua musica ed alla sua passione per la caccia.
Immersi in questi pensieri percorriamo poi la Strada Panoramica volgendo lo sguardo verso la pianura ed il mare. Scendiamo così in direzione del Pitoro ed a Stiava ci ricongiungiamo con i podisti della media per ritrovarci nel luogo di perdizione dove si trova... ogni sorta di leccornia; sembrava proprio il Paese di Bengodi: lardo, biroldo, mortadella, soppressata, rigatino e salsicce, ottimo vino e dolci.
Abbandoniamo a malincuore questo luogo dove ogni anno ci lasciamo volentieri prendere letteralmente per la gola e, scendendo, ci avviamo verso Massarosa ancora attraverso gli olivi. Giunti però in Via della Fornace ci soffermiamo ad ammirare l'olivo millenario che indubbiamente ci incute quasi un senso di rispetto.
Ci attende ora per finire un bel sentiero nella macchia e siamo all'arrivo. Siccome il companatico ce lo siamo già gustato, ci viene offerto ora un saporito primo di maccheroncini all'amatriciana. E che vogliamo di più?

Foto

Foto di Mario Pardella