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Santo Stefano a Massaciuccoli
di Maria Luisa Tognelli
Venerdì 26, S.Stefano, ormai tradizionale appuntamento a Massaciuccoli per la "XVIII Marcia della Solidarietà e del Volontariato": 5-10-16- km.
i percorsi che ci vengono proposti. Per chi ne fosse interessato, preciso che il luogo deriva il suo nome da " Massa Cucculi", cioè "fattoria
di Cucciolo" e sotto il profilo archeologico e storico è una delle frazioni più interessanti della zona: infatti fu senz'altro sede di uno
stanziamento fin dall'inizio della colonizzazione romana e divenne assai presto zona residenziale ricercata dai patrizi romani per l'amenità
del posto e per la dolcezza del clima rispetto ad altre frazioni circostanti.
E' una giornata grigia e ventosa, ma per fortuna abbastanza asciutta, quindi nel complesso adatta ad una sana sgambata dopo gli eventuali
eccessi natalizi. Non siamo però molto numerosi, in questi periodi festivi è più facile indulgere alla pigrizia e magari rimanere al calduccio
dei nostri piumoni.... ma c'è anche chi imperterrito non solo è presente, ma ha anche il coraggio di spogliarsi e correre in canottiera. E' questo il bello
del nostro variegato mondo podistico!
Quest'anno il percorso è cambiato, infatti partiamo per Via Pietra a Padule in direzione di Viareggio, quindi direzione nord anziché sud ed a conferma
di quanto abbiamo detto sopra, la prima cosa che abbiamo l'opportunità di osservare sono i ruderi ben conservati e custoditi di antiche terme del I sec.d.C.
annesse ad una villa romana e, di notevole pregio ed ottima conservazione, in basso sulla sinistra, un pavimento in mosaico rappresentante quattro cavalli
in corsa. Ma torniamo a noi: dopo poco deviamo sulla destra su parallelo sentiero panoramico, la vista del lago ci accompagna mentre proseguiamo in salita
tra filari di cipressi prima e poi tra macchia ed annosi olivi da poco potati. Giungiamo così al primo bivio: la mini intraprende un sentiero sulla destra
per completare il suo cerchio in mezzo ad una natura selvaggia con lo sfondo del panorama lacustre.
La 10 e la 16 volgono a sinistra ed insieme attraverso un ripido sentiero giungono ad Aquilata. Qui è posizionato il ricco ristoro degli alpini dove oltre
al lardo, al biroldo ed al buon pane non poteva certo mancare il vin brulè Speriamo che tornando a casa non si incappi nell'etilometro, sarebbe una strage.....
Dopo esserci allegramente rifocillati, scendiamo tra querce e faggi a Balbano dove i podisti della media si separano da quelli della maxi, i quali, percorso
un discreto tratto su asfalto, giungono in prossimità di Villa Casanova, poi, attraverso un sentiero sterrato, con una salita abbastanza dolce, scollinano
nella zona dell'Agriturismo Spazzavento in posizione particolarmente panoramica sul versante di sud est. Percorriamo quindi un tratto di comoda strada dal
regolare fondo in cemento per giungere in località Cancellino dove si imbocca la strada vicinale detta appunto Cancellino per scendere velocemente verso
via Pietra a Padule nel tratto a sud rispetto all'abitato di Massaciuccoli. Ed eccoci arrivati sereni e soddisfatti anche se non abbiamo potuto godere
adeguatamente dei bei panorami che una giornata di sole avrebbe potuto regalarci.
Spazzavento...
di Claudio Cecchella
Rientro in tutta la sua coralità dei tre trofei a Collesalvetti... e si respira subito l'aria dei grandi raduni non competitivi, baciati da una
organizzazione impeccabile, cui va il merito allo strorico gruppo podistico livornese.
Degno di nota il penultimo ristoro, sulle pendici del bosco prospiciente il paese, dove le Signore addette, con la "S" maiuscolo, impartiscono
dolcetti casalinghi ai pellegrini, dono estremamente godibile dopo le fatiche della lunga. Ma ove Arturo e Michele allungano, facendomi penare
nella ricucitura.
Bella accoglienza anche in palestra, dove sui gradoni si improvvisano i microraduni delle cellule della comunità e qui incontro subito Dante
Giuntini, presidente del Trofeo lucchese, che abbraccio dopo i gentili complimenti, nell'auspicio di una stagione di coordinamento dei trofei
tra di loro.
Il tempo di compilare la lista e fare adunata delle truppe, impreziosite oggi dalla presenza di due ambiasciatori in terra asburgica, Gelli e
Colosio, cui si unisco altri due ambasciatori navigati: Arturo in terra di Verru'a e Jerì in terra labronica, di cui si è già narrato.
E' un piacevole rincorrersi sui colli livornesi, spesso sconfinando nel pisano, tanto per non smentire la nostra identità nazionale...
Lungo i stradelli sterrati, oltre agli sfottò che riceviamo e volentieri offriamo, godiamo le campagne di Fauglia e poi i colli che ci dividono
dalla città labronica, riconoscendo bene Torretta Vecchia sulla pendice del monte dove si svolge altra straordinaria marcia estiva.
Il rientro lungo la carrabile che attraversa il paese, con i vecchi ai caffé a gustarsi un "ponche" ristoratore insieme alle parole che si
prende questo freddo vento di tramontano, con toni prepotenti proprio in arrivo.