Comitato Interprovinciale Marce Sportive (C.I.M.S.)

 
Accordo Stato-Regioni
091 del 5 agosto 2014 circa gli eventi sportivi
Per prendere contatti con un gruppo DEU per il servizio di soccorso sanitario, gli organizzatori possono rivolgersi al numero 347/6080273 valendosi di medici abilitati alla rianimazione ed all'uso del defibrillatore a costi calmierati
Convenzione con l'AOUP
per la certificazione agonistica e non
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di Dante Bonamici

In offerta speciale i rotoloni Regina al costo di 2 euro anziché 3. Venduti 7.420 cartellini, incassati 14.840 euro, pari a 28.734.246,80 delle vecchie lire.... Un bel colpo, non c'è che dire!
Allo speaker che tutto gongolante gridava "7.420 partecipanti!", ho sentito uno replicare "7.420 cartellini! vai a contare le contromarche e vedrai che i partecipanti calano e di molto!".
Senza nulla togliere alle bellezze della marcia, alla sua organizzazione e alle numerose presenze il cui numero, ahimè, non ci è dato conoscere, anche quest'anno, purtroppo, si è ripetuto lo scempio dei pacchi.
Ho visto tre persone, probabilmente marito, moglie e figlio, avviarsi alla macchina trascinando a stento ben 14 confezioni (6 + 4 + 4).
E la domenica dopo a Cascina? Il mio amico Sergio che mi aspettava all'arrivo mi ha riferito che uno degli addetti alla consegna dei premi di partecipazione si è rivolto ad un tratto al compagno vicino dicendogli "guarda, quello lì ha 4 cartellini", e questi rispondere" Ma perché quello prima che ne aveva 5 non l'hai visto?" Risposta: "una cosa così mai!".
E che dire di quelli che la domenica mattina non si allontanano dalla partenza, si siedono al bar presente o al più vicino e poi si avviano al ristoro finale, primi fra tutti, brontolando magari se non trovano pronto e apparecchiato, consumano, e non solo, la prima o la seconda colazione e poi si avviano "stanchi morti" a ritirare il loro sudatissimo premio di partecipazione (ma partecipazione a cosa?), il tutto grazie ad un cartellino senza timbro?
L'amico Sergio sorpreso e perplesso mi chiede "Ma per regolamento i cartellini non devono essere timbrati? E ogni podista non deve portarne dietro uno solo a testimonianza della sua partecipazione?" Si, è vero "gli ho risposto" anche se la correttezza e la sportività sono valori che andrebbero sempre perseguiti anche al di là delle regole; la domenica non si va al supermercato o al bar, né a gonfiare le liste immettendovi tutti i ritardatari (che invece andrebbero avviati al tavolo dei singoli), per surclassare gli altri Gruppi Podistici nella classifica di quelli più numerosi, né ad imbrogliare facendo timbrare cartellini con il nome di chi non c'è perché a casa o a correre da altre parti".
E il Comitato cosa fa? Per ora poco o niente; si sono limitati a fare un paio di controlli per scoraggiare solo le doppie timbrature; per il resto nient'altro.
E pensare che la soluzione c'è ed è semplice e di facile attuazione.

di Aldo Passetti

Leggo la lettera del carissimo Amico Bonamici del quale ho molta stima ma certe volte non condivido in toto i suoi pensieri che in maniera legittima esprime,beh provo a spogliarmi dei panni di consigliere Cims e provo rispettosamente a rispondergli citando alcune cose del passato remoto che non ho vissuto e che mi sono state tramandate dalle letture o da persone che le hanno vissute e non vorrei che per questo qualcuno si sentisse offeso.
I controlli, i controllori,i controllati sono una pratica che negli anni quaranta era di moda per selezionare coloro che per ideologia o per appartenenza razziale venivano timbrati oppure se vogliamo marchiati come venivano marchiati anche le vesti e le abitazioni di certi soggetti dal diverso pensiero religioso poi è arrivata la democrazia dove ogni persona è libera di agire e di pensare in assoluta autonomia, che bella conquista,pero,il controllo il controllore ed il controllato erano ancora li bella vista sul posto di lavoro per esempio, dover timbrare un cartellino per entrare e per uscire,questo accadeva ieri, oggi, abbiamo l'ingleseggiante Badget, bello èhh, ma è solo e soltanto un controllo per il controllore anzi con la storia dei fannulloni ancora più sfruttato. Ed eccoci alla morale, una persona che lavora che è sottoposta a controlli di ogni genere che deve sopportare lo stress lavorativo settimanale alla domenica si concede qualche ora da passare in mezzo a dei podisti amatoriali che si pagano il premio sia domenicale che quello finale,dunque dicevo si trovano in mezzo a tutte queste persone e prendono una decisione autonoma di cosa fare e cioè se correre se camminare oppure prendere un caffè al bar più vicino a me personalmente non mi frega niente non è cosa che mi riguarda da vicino.
Se si accusa il Cims di immobilismo questo non lo posso accettare e poi se si voleva attuare dei cambiamenti a questo livello bastava candidarsi per far parte del Cims è facile star fuori e pontificare ,e vero carissimo Dante che certe cose non vanno bene e che vanno cambiate ma vediamo di partire dai regolamenti dallo statuto poi si potrà arrivare anche ad una sorta di campagna di persuasione nei confronti di quei pochissimi che ancora credono di farla in barba agli altri. E poi se guardiamo bene nessuno è esente da colpe in tutti i gruppi podistici sia del Pisano o Lucchese come il Tre provincie ogni gruppo ha le sue pecore nere e penso carissimo Dante che anche il tuo non sia esente da critiche data la manifestata volontà da sempre di essere in cima alle classifiche e quando per un poco di tempo non siete stati ai vertici avete richiamato al dovere i vs soci dalle pagine del vostro giornalino mensile ed allora mangiare insegna a bere e penso che anche il tuo G.P. non sia composto di verginelle anzi tuttaltro . E concludendo vorrei che si chiudesse un occhio sulla vecchietta con due cartellini e sui 14 pacchi di tovaglioli di Porcari ecc.ecc.
importante è che il movimento vada avanti con regole e statuto nuovi perche continui a vivere sempre nel segno della libertà e democrazia per fare si che un controllato nella vita di ogni giorno si senta per alcune ore libero di essere libero.
Auguri a tutti

di Andrea Bartalesi

Egr. Sig. Dante Buonamici,
vorrei ora dire due parole a Lei. Non credo di conoscerLa personalmente, quindi, per farmi un'idea di chi Lei possa essere, sono andato su LaGalla a leggermi qualche Suo commento o articoletto.
Ne ho tratto la chiara sensazione di un "fustigatore di costumi", un inquisitore, di un giudice supremo che si comporta da pubblico ministero. Per lei tutte le cose servono per accusare. La contromarca che viene data a Porcari per Lei è una prova a carico. Mi dica allora in quante altre marce viene distribuita una contromarca per ritirare la metà di un premio (quella di maggior valore)? Questa iniziativa che comporta tanto per dire l'impiego di 18 persone (5+5 per la distribuzione e 8 per il ritiro premio detto speciale) ed è specificata in modo evidente sul volantino, per noi era una delle possibili soluzioni al problema che colpisce tutte le società che alla loro manifestazione danno un premio superiore al valore dell'iscrizione. Forse non ci aveva pensato. In ogni documento, articolo o citazione della Porcari Corre si parla di "iscritti" non di partecipanti. Che il cronista abbia erroneamente parlato di partecipanti, preso dalla foga e dalla soddisfazione del momento, dopo lunghi preparativi, ansie per il tempo ecc. è anche concepibile. Ma lei egregio Buonamici dice "ho sentito uno replicare: vai a contare le contromarche e vedrai che i numeri calano di molto!". Lei ha sentito UNO. Quell'UNO si da il caso che avesse gli indumenti del Marathon Club di Pisa, che per inciso mi sembra il suo gruppo. Allora non sarà mica Lei che, roso da questo suo implacabile senso di giustizia ha sbottato immediatamente l'accusa? L'episodio mi è stato riferito dallo speaker, al quale avevo fatto presente di parlare di "iscritti" e non di partecipanti. Come vede il problema dei pacchi e "del loro scempio" è presente a Porcari, perchè forse lei dimentica che oltre ai pacchi ogni cartellino acquistato vuol dire 0,60 centesimi di euro da versare in totale ai tre trofei. Vorrei, se mi permette, farLe presente che a Porcari invece di riempire il mondo di polemiche si cerca di risolvere i problemi, ma quando non è possibile non ci scagliamo contro questo o quello, ma riconosciamo di non esserci riusciti. Non diamo responsabilità agli "altri, se non dopo aver fatto un onesto esame di coscienza". Nell'ultima riunione di Consiglio, per Sua informazione, abbiamo preso provvedimenti per evitare alcuni problemi alla prossima Porcari Corre che si terrà nel febbraio 2010 (!!!!) tanto per dire. Abbiamo acquistato un mega gazebo e ne cerchiamo altri due per mettere tutti i gruppi al riparo e a sedere al momento dell'iscrizione, abbiamo contatti per una serie di gabinetti chimici per evitare le lunghe file. Per noi la Porcari Corre è una festa, una scommessa e per vincerla rigiriamo ai partecipanti, da non confondersi con gli iscritti, tutto, dico TUTTO, quello che riusciamo a raccogliere in mesi di idee, sacrifici e impegni con gli sponsor. Forse se fossimo più "lucchesi" e ci tenessimo le risorse e mettessimo qualche euro sotto un mattone... No, egregio Buonamici, la Porcari Corre resterà una festa fino a quando i nostri soci e i nostri sponsor avranno l'entusiasmo per essere al nostro fianco. Quando questo non ci sarà più, ci regoleremo in merito. Ritornando a Lei non capisco a quale titolo dovremmo comunicarLe i numeri delle contromarche, inoltre condivido pienamente quello che scrive Aldo Passetti "bastava candidarsi alle elezioni" e sullo "star fuori e pontificare" ma quello che mi meraviglia di più è questa sua "cattiveria" che non aiuterà mai a risolvere i problemi. Il Suo atteggiamento non è da Giudice (anche alla buona, modello Forum) ma da Opportunismo politico dove chi è nato oppositore, MAI potrà governare, perchè i suoi neuroni non sono adatti a farlo.
La saluto non prima di augurarLe una serena Pasqua
Andrea Bartalesi