SI RICOMINCIA....A PONTE A MORIANO
di Maria Luisa Tognelli
La 36° Sgambata del Ponte ha dato, come di consueto, inizio al Trofeo delle Tre Province 2008-09, giunto anch'esso alla XXXVI Edizione.
Il raduno, come al solito, nel piazzale della Croce Verde, società organizzatrice della manifestazione. Con l'abbandono del tracciato
che per molti anni ci aveva portato ad affrontare la salita che conduce al bianco Convento dell'Angelo, anche quest'anno ci siamo
cimentati sulla salita, non meno impegnativa, che porta al Colle di Castello.
Quattro i percorsi disponibili: quello di 2 km., pianeggiante, si è svolto tutto nei piacevoli dintorni del paese su strade
asfaltate e con l'assistenza degli addetti al percorso per minimizzare l'impatto con il traffico; gli altri tre percorsi,
5-10-15, superato l'attraversamento del ponte sul Serchio si inerpicavano tutti insieme sulla salita che porta al Colle di Castello.
La temperatura ancora estiva, ma meno soffocante dell'afa umida delle ultime giornate.
Ben presto siamo arrivati ad ammirare il panorama che si gusta dalla località Colletto a circa metà della salita, poi giusto il
tempo di dare un rapido sguardo alla splendida villa che si trova in questa località, che la strada si è fatta più ripida e a
tornanti con la possibilità di osservare il variopinto serpentone di podisti che si snodava in salita lungo il percorso e che
risulta sempre di suggestivo effetto fotografico e scenografico.
Al culmine della salita, proprio di fronte alla caratteristica croce in ferro posizionata nel 1931, ci attendeva un piacevole
ristoro con abbondanza di frutta fresca, gustose e rinfrescanti pere e susine di produzione locale.
Dopo un breve tratto in discesa su strada sterrata, la 5 km. ha proseguito verso Ponte a Moriano, mentre la 10 e la 15 hanno
intrapreso la piacevolissima via di Gigliano verso Mastiano, passando proprio sotto la sua chiesa dal superbo campanile.
Ancora una discesa che, dopo un terzo ristoro, punta su Aquilea, grazioso paese, proprio sopra Ponte a Moriano e che si raggiunge
rapidamente con ripidi tornanti. Ormai c'è poco e siamo in dirittura di arrivo. Abbiamo rotto il ghiaccio tornando a quella che è
la nostra passione.
A questo punto, per augurare a tutti un sereno anno podistico, vorrei ricordare un pensiero del filosofo di Tagaste:
Canta e cammina
cantiamo ora non tanto per goderci il riposo
quanto per risollevarci dalla fatica.
Cantiamo da viandanti
canta ma cammina.
Canta per alleviare le asprezze della marcia,
ma cantando non indulgere nella pigrizia
canta e cammina....