Comitato Interprovinciale Marce Sportive (C.I.M.S.)

 
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LA I SAN CASCIANO CORRE

di Maria Luisa Tognelli

9 novembre, X Marcia del Trofeo delle Tre Province. Chi si poteva immaginare che ci sarebbe stata regalata una bellissima mattinata di sole? Usciti di casa alle 6,15 il cielo era imbronciato e prometteva pioggia, ma poi i primi squarci di azzurro ed il bel tempo ha avuto la meglio. Così quando siamo arrivati a San Casciano di Cascina per la prima "San Casciano Corre" di 6-10-18 km. siamo partiti per la nostra marcia con i migliori auspici.
Il punto di ritrovo a lato della magnifica basilica di San Casciano di stile pisano, incompiuta, del XII sec., che ha dato anche il nome al paese e la cui vista ci ha subito ricompensato della alzata antelucana.
Per chi fosse interessato diamo qualche notizia: è una costruzione possente, cinta da arcate sulla facciata, ornata ai lati da tondi e losanghe e sulla facciata una bifora in alto e tre grandi portali istoriati da Biduino sugli architravi. L'interno è a tre navate divise da colonne e da dieci pilastri, l'abside è semicircolare.
Dopo le solite chiacchiere con gli amici, ritirato il cartellino siamo partiti percorrendo via di Mezzo Nord, tra abitato e campagna; sulla destra la vista delle colline, la Verruca, il Serra... finchè, volgendo a destra, non siamo arrivati sull'argine dell'Arno che abbiamo percorso fino a Caprona; a questo punto abbiamo ancora camminato attraverso una bella campagna fino a trovare la prima sosta-ristoro. Di buona lena siamo giunti alla certosa di Calci passando per Nicosia, con la sua chiesa-convento di S. Agostino (XIII sec.) ed il suo cimitero.
Attorno profondi silenzi, anche se negli oliveti circostanti ferveva l'attività della raccolta delle olive e della potatura: qui tutto ha il sapore di un tempo ed anche gli olivi, queste bellissime piante, sono per la verità piuttosto annose.
Ed ecco poco dopo il bivio tra la 10 e la 18 km. Mentre la media volgeva a sinistra, la lunga procedeva sulla salita verso Montemagno.
Splendida la vegetazione, rigogliosa e lucida per le recenti piogge e piacevole il profumo della terra bagnata di fresco. Compiendo il giro di boa siamo scesi in scioltezza verso località La Corte, poi di nuovo al ristoro sopra ricordato e quindi lungo il letto dello Zambra fino a Caprona.
Attraversata la provinciale ripetiamo il percorso dell'andata fino all'arrivo per concludere un percorso veramente piacevole ed interessante.