Ghezzano, arrivederci
di Claudio Cecchella
La luminosità che segue la burrasca del Santo ci ha illuminato a Ghezzano, la marcia dell'amico Mario Pardella,
che praticamente solo -ma circondato dall'amicizia e dall'affetto di tanti podisti Cims- ha organizzato questa classica,
con i suoi indimenticabili ambienti, dall'acquedotto mediceo di Asciano, alla salita del Polacco, ai terreni poderali
dei Federighi, con i suoi campi in buon ordine a grano e l'irrigazione di una volta.
C'era una certa mestizia al ritorno, una tristezza che ha preso il sopravvento sul sapore di quella luce, di quelli
ambienti, la sensazione che Mario non ce la farà il prossimo anno ad inserire questa classica in calendario.
Ma noi saremo lì, con lui, quando chiamerà, perché il suo gruppo è tutto l'universo Cims, come
il Globo, forse meno verde, ma certamente arcobaleno, nel caleidoscopio dei colori che ci contraddistingue.
Grazie Mario
Tra i prati di Ghezzano
di Aldo Passetti
Quando un amico chiama bisogna rispondere e se questo amico si chiama Mario Pardella l'impegno è garantito, così un nutrito
gruppo di rappresentanti di altri gruppi si sono messi agli ordini del mister del Globo Verde che li ha destinati lungo i
percorsi in essere. Indovinate dove ero stato destinato io, si proprio li, a villa Bosniaski qualcuno poteva pensare che
quella fosse la mia dimora dal 18 Aprile data della Eco Marcia (magari) è certo che oramai conosco la zona e poi quella e
diventata la asa di Ardo a scoprire l'arcano è stato il Marco Chiericoni degli Ospedalieri a svelarlo, comunque è sempre
bello andare in cima a quel colle e la cosa è per me molto suggestiva lo scenario che si perde a vista d'occhio fino al
mare e nonostante la giornata nuvolosa si scorgevano i contorni delle isole e in questo contesto anche la bellezza della
campagna sottostante e sullo sfondo quella che è la piazza più bella del mondo Piazza dei Miracoli con il suo insieme di
monumenti unici al mondo e così tutte le volte che alla mia vista appare questo scenario mi viene alla mente una canzone
della PFM e questi versi (Quanto verde tutto intorno, e ancor più in là sembra quasi un mare d'erba, e leggero il mio pensiero
vola e va ho quasi paura che si perda..Un cavallo tende il collo verso il prato resta fermo come me.)
Sono impressioni settembrine ma anche a giugno mantengono la loro verità, peccato che fino quassù siano arrivati pochi podisti
anche se quelli giunti in cima al colle era il meglio di quella che è l'espressione del podismo nostrano e si leggeva nei loro
occhi la soddisfazione come se fosse la prima volta che vedevano questo angolo di storia e prima di tornare indietro era
obbligatoria la fermata alla terrazza panoramica per ammirare il panorama sottostante il tutto alla modica spesa di euro
2 anzi qualcuno cercava ancora l'aperitivo ma quello è solo un esclusiva del QDD.
E' arrivato anche per me il momento di tornare giù, un'ultima occhiata come accomiatarmi da questo posto e appuntamento alla
prossima marcia che transiterà da qui.
Certo i partecipanti non erano molto numerosi spero che non si trovi la scusa che queta località era troppo distante e allora
meno male che domenica siamo vicinissimi a Pian di Coreglia (sigh).
Hasta la Vista