di Dante Bonamici
Una mia personale riflessione a caldo, subito dopo:
eravamo pronti a ricevere più di 2000 podisti, basandoci sui numeri degli anni passati.
Già dal giorno prima, sabato 27, alcuni soci, socie e consiglieri si erano dati appuntamento a Marina, per predisporre quanto
necessario per onorare il 37° evento del nostro Club, sotto la guida del nostro Presidente Ottaviano, del Vice Presidente Facca,
di Salvucci, insostituibile per gli approvvigionamenti dei ristori, di Mariani per le esigenze sul percorso, di Santucci,
improvvisatosi autista di furgone per il ritiro e il recapito dei materiali da Campo, da Metato e da San Piero per Marina
di Pisa e viceversa.
Ma il tempo ci è stato avverso.
Un forte vento di libeccio e qualche improvviso scroscio ci ha impedito di predisporre i gazebi e quant’altro per anticipare i tempi.
Incrociando le dita, augurandoci un improbabile cambiamento del tempo, ci siamo dati appuntamento per il mattino dopo, anticipando di
mezzora l’orario stabilito, beneficiando però del ritorno dell’ora solare.
Ma niente da fare; ci siamo così ritrovati, numerosi, a fronteggiare il maltempo con l’unico scopo di recare il minor disagio
possibile ai podisti; vento di libeccio rinforzato, calo brusco della temperatura, ma cessata quasi del tutto la pioggia, almeno
fino alle 11, al termine della marcia.
Transenne e cartelli travolti dal vento; il gazebo del ristoro finale è stato ancorato a terra con alcune fioriere e, di lato ai
ferri delle finestre del Circolo ACLI; lo abbiamo riparato dal vento, per quanto possibile, con dei teli, dal lato mare, per
evitare che i vassoi sul tavolo venissero rovesciati.
Da lì si vedeva e si sentiva la furia del mare in tempesta che per molti podisti è stata oggetto di vero e proprio
spettacolo. Gli stessi Marinesi ci hanno detto che è raro vedere un mare così agitato. Onde altissime che spinte dal
forte vento si infrangevano con fragore e violenza contro la scogliera esterna e quella lungo la litoranea, allagata
per lunghi tratti presidiati dai Vigili del Fuoco.
Tutto questo per dare l’idea dell’ambiente in cui ci siamo dovuti disbrigare.
La domanda che ci ponevamo era di quante presenze ci sarebbero state. Ebbene, ricordando che due erano i Trofei presenti,
il nostro e il Pisano (assente il Lucchese), il numero ci ha in parte soddisfatti: 1200 circa.
Tutto sommato ci possiamo contentate.
Al solito la macchina “Marathon” ha funzionato alla perfezione, salvo qualche inevitabile contrattempo e, alla fine,
non sono mancati i complimenti che ci sono stati rivolti un po’ a tutti.
Al termine, una sessantina di soci (altrettanti sono dovuti rientrare), dopo aver bonificato il percorso e la zona
partenza/arrivo, si sono trattenuti a pranzo per gustare soprattutto la famosa “zuppa della Milla”.
Di seguito una ricca lotteria ha chiuso la giornata ma non le fatiche in quanto i “soliti noti” (Vettolesi, Sanpieresi
e Marinesi, sempre presenti, si sono prodigati nel riportare indietro tutto il materiale precedentemente utilizzato per la marcia.
Sto scrivendo queste poche righe alle ore 10 di lunedì 29: tempo sereno, azzurro, sole e.... assenza assoluta di vento.
Mannaggia!
Buone corse a tutti.
di Maria Luisa Tognelli
Una spettacolare mareggiata ci ha accolti stamani a Marina di Pisa, le ondate a tratti arrivavano prepotenti sulla strada ai bordi della quale
c'erano anche sassi e detriti vari che il mare aveva proiettato fuori con tutta la sua furiosa rabbia durante la notte. Ma noi podisti non
ci siamo lasciati intimorire anche se, in realtà, le forze della natura ci incutono un rispettoso timore perchè di fronte a simili manifestazioni
ci sentiamo piccoli ed impotenti.
Punto logistico del Gruppo organizzatore Marathon Club di Pisa, il Circolo ACLI di via Ivizza, dove assai presto, avendo tra l'altro dormito
un'ora in più per il ritorno all'ora solare, ci siamo radunati per partecipare alla nostra consueta marcia domenicale sbirciando ogni tanto
il cielo grigio ed imbronciato quasi a voler capirne le intenzioni.
Siamo partiti entrando quasi subito nella pineta, mentre una pioggerella sottile andava e veniva, cessava per un po' per poi ricominciare;
ma si stava bene nel bosco, c'era anche chi, nonostante il cattivo tempo, si soffermava per osservare i funghi che di tanto in tanto si presentavano
alla nostra vista o per scattare qualche foto. L'atmosfera era quella d sempre, di amicizia e cordialità perché ci conosciamo da tempo ed è bello,
anche se c'è il rovescio della medaglia perché significa anche che manca il ricambio generazionale.
Abbiamo camminato piacevolmente arrivando nelle vicinanze di Tirrenia nei pressi del campeggio Saint Michel per uscire poi sul lungo viale rettilineo
costeggiato da stabilimenti balneari e dalla pineta che ci riparavano in parte dalle forti folate di vento; poi, arrivati nel tratto a diretto
contatto del mare, dove, negli anni passati qualcuno faceva beatamente il bagno o si soffermava ad osservare l'addestramento dei cani da salvataggio
(Labrador e Terranova), ondate minacciose ci hanno costretto a velocizzare l'andatura e scegliere strade interne per arrivare alla meta, soddisfatti
nonostante le avverse condizioni atmosferiche.