Comitato Interprovinciale Marce Sportive (C.I.M.S.)

E’ Pasquetta il 1° aprile, tempo di gite “fuori porta”, di “pesci”, di scherzi, anche se sembra che quest’anno sia un po’ diminuita la voglia di scherzare... Per fortuna è una bella giornata anche se il tempo in questa primavera che tarda all’appuntamento ci ha oltremodo infastiditi e chi è meteoropatico lo sa meglio degli altri; a noi podisti i dolori alle articolazioni si presentano all’improvviso e stentano ad andarsene. Per non parlare poi di quella crisi che ci coinvolge in tutti i settori e di cui non vediamo ancora neanche uno spiraglio di soluzione anche se la domenica cerchiamo tutti, per quanto è possibile, di lasciarcela alle spalle per dimenticarcela un po’.
Sono di pessimo umore, seduta qui nel Parco dopo aver terminato le iscrizioni del mio Gruppo; alla mia sinistra sta passando una carrozza dal sapore di altri tempi, gli amici podisti della “mini” stanno già arrivando alla spicciolata, ritirano il premio e si recano a gustare ciò che le signore del ristoro del Marathon Club, Gruppo organizzatore, offrono. Osservo e mi diverto perché conosco un po’ tutti, così cerco di passare il tempo dal momento che oggi non posso camminare, un ginocchio si è ribellato e penso: “chi è causa del suo mal pianga sé stesso”. Arriva ora il marito con la solita combriccola, mi faccio raccontare... Il Parco è sempre bello, siamo infatti in mezzo alla natura rigogliosa ed almeno in parte incontaminata. Chiedo loro se sul percorso hanno trovato il fango, “sì, c’era anche qui“. La pioggia non fa sconti a nessuno.
Ed ora colgo qui l’occasione per ringraziare pubblicamente Enrico Enoch del CAI di Prato per la bella poesia dedicata al Marciagiro delle Colline Livornesi.