Comitato Interprovinciale Marce Sportive (C.I.M.S.)

Domenica 2 giugno, Festa della Repubblica, noi podisti delle Tre Province tutti a San Rossore per la marcia del Gruppo Podistico Pisano Ospedalieri, con un nutrito programma di manifestazioni sportive, oltre alla nostra marcia: una vera festa dello sport ed anche una giornata di sentita solidarietà. Indubbiamente abbiamo trascorso una bella mattinata all’interno del Parco, lontano dal traffico, in mezzo al verde ripulito a dovere dalle abbondanti piogge di questi mesi, un po’ pazzerelli dal punto di vista meteorologico. Tutto ok: le indicazioni dei percorsi, i ristori, la piacevolezza dell’accoglienza all’arrivo. Quindi un grazie sentito agli Ospedalieri e con questo chiudo. Purtroppo ho da fare delle critiche e delle osservazioni per quel che concerne la mancanza di serietà da parte del personale addetto al Parco e lo dico a buona ragione. La storia dell’orario di apertura mi ha proprio disgustato (è una storia vecchia), ma questa volta ha superato i limiti della mia capacità di tacere, no perché non mi vada bene che si apra alle ore 8,00’ o comunque all’orario stabilito dal Regolamento e divulgato, ma se c’è un orario deve essere uguale per tutti e rispettato. Gli addetti all’apertura dovrebbero avere in elenco le auto autorizzate ad entrare prima per motivi organizzativi e fare entrare quelle soltanto; la legge, si dice, ed è una vera baggianata, ”è uguale per tutti”, ecco perché l’unica legge cui mi sento in dovere di ubbidire è la legge di Natura e il mio mito per eccellenza è quello del “buon selvaggio”. Non pensate che sia impazzita, è solo che mi piace dire quello che penso. Ma veniamo al concreto: siamo stati in fila una mezz’ora abbondante mentre numerose macchine sorpassavano in velocità la fila e scomparivano; che per caso gli organizzatori siano stati più numerosi dei partecipanti? Quando infine alle 7,56’ circa ci è stato concesso di entrare, all’interno del Parco un gran numero di macchine era già parcheggiato ed addirittura alcuni podisti, con tanto di cartellino, erano già in cammino. Risultato: ho dovuto iscrivere in gran fretta ed in condizioni di gran disagio 46 soci, dare loro i cartellini, timbrarli, scrivere le liste etc. etc. Il Parco, bene della collettività, è meraviglioso, sul Gruppo organizzatore niente da dire, ma sull’addetto (o addetti) all’ingresso, molte riserve.