Comitato Interprovinciale Marce Sportive (C.I.M.S.)

Il meteo ormai è quasi infallibile: aveva previsto pioggia e pioggia è stata, ha ritardato soltanto di un'oretta e mezzo circa rispetto alle previsioni. Un vero peccato perché la zona dei Vigneti di Nugola è veramente piacevole e varia sempre e più che mai in primavera. Per fortuna la pioggia a noi podisti, specie se di vecchia data, non fa davvero paura.
Il raduno è avvenuto all'interno della Tenuta Frescobaldi, dove già da molto presto tutto era pronto; c'erano il Gazebo del CIMS e quello della Verru'a, nella sala delle iscrizioni il tavolo con i premi ed un grande via vai per la prenotazione dei cartellini, i vari gruppetti di amici abituali compagni di camminata o di corsa. E' bello osservare questo nostro mondo e la varietà delle persone che lo animano; ciascuno è uguale solo a se stesso ed è unico ed irripetibile. Dico questo perché a parte la passione per gli studi letterari, quelli di psicologia mi hanno sempre attratto in maniera quasi ossessiva e questo scenario, dal punto di vista umano mi dà una ricchezza che supera ogni aspettativa. La passione per lo sport, per il podismo in particolare, è inutile che ve la racconti se mi conoscete magari soltanto un poco. Ma veniamo alla marcia: abbiamo iniziato con la salita del Mungai (SP 2 della Cerreta) per volgere a destra ed attraverso un bel viale passare per l'Azienda Agricola La Berte. Successivamente una scorrevole discesa ci ha portati nella piana per proseguire verso L'Azienda Agricola Scacciavolpe e poi verso Nugola. Ormai in vista di Nugola abbiamo però deviato sulla sinistra (via di Mezzo n.11) per inoltrarci nel Bosco-Laboratorio "I Campacci". Sempre percorrendo il bellissimo bosco siamo giunti a Nugola in prossimità di Via Vecchia di Nugola dove è avvenuta la separazione tra la 6, la 12 e la 18 km.: la 6 ha imboccato un sentiero a sinistra, la 18 ha proseguito sulla destra mentre la 12 si è avviata proprio per Via Vecchia di Nugola giungendo, al termine della discesa, al punto di ristoro e controllo. Procedendo poi tra boschi e campi, zone coltivate e altre allo stato naturale, abbiamo fatto ritorno su Via della Cerreta percorrendo poi la veloce discesa che ci ha ricondotti all'arrivo. La 18 ha portato invece i podisti allo Spondone, al lago di Stigliano per ricongiungersi poi al percorso degli altri due tracciati.
Intanto la pioggia riprendeva a cadere con maggiore intensità, ma per fortuna l'acqua di maggio, come qualcuno dice, rende più belli....