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23 Giugno 2013, San Casciano - 30° marcia del Trofeo
6° SAN CASCIANO CORRE
di Maria Luisa Tognelli
Muoversi, spaziare, gli orizzonti si aprono, le bellezze della natura e le opere dell’uomo ci affascinano e c’è sempre qualcosa che ti rapisce se sai guardare con occhi aperti e sereni la vita; e con generosità i tuoi simili. Sarebbe bello tutto questo e molto facile, ma quando arriviamo ai “nostri simili” ecco qualche complicazione, peccato! Lasciamo queste considerazioni, voglio sperare suggerite forse dalle alte temperature.... Dopo Quercianella, oggi 23 giugno eccoci nell’entroterra pisano. L’appuntamento è con l’Atletico Palmerino a San Casciano, Piazza della Chiesa. Non c’è bisogno che vi dica quanto sia bella di primo mattino l’accoglienza della sua stupenda pieve, mentre al contrario cerchiamo di ignorare l’orrendo campanile. La giornata all’inizio ci dà un po’ di preoccupazione, saranno nuvole di caldo, pensiamo speranzosi, mentre poi concluderemo che tutto sommato per camminare e correre è meglio così. “Oggi ci sarà il fango?” è stato il tormentone di un intero anno; no, oggi siamo sicuri, non ci sarà fango. Partiamo tutti insieme e procediamo per via Filicaia, attraverso abitato e poi campi e i primi a tornare indietro sono i marciatori della 3 km.; gli altri proseguono a dritto ed ancora in mezzo alla campagna. Volgendo lo sguardo verso destra la Verruca e le colline intorno sembrano proprio imbronciate, mentre il sole stenta davvero a farsi largo; tuttavia proseguiamo di buon grado perché ogni tanto la brezza del mattino ci accarezza. Le frecce ora ci indicano di volgere a destra verso una breve salita erbosa per avviarci al controllo che porterà i podisti della 5 sul lungo argine verso l’arrivo. I marciatori della 11 e della 20 procedono invece sulla sinistra verso Caprona la cui torre sembra ergersi solitaria a guardia del tempo e degli uomini. Si prosegue quindi lungo il corso dello Zambra per entrare successivamente a Calci dove avviene la separazione tra i due tracciati più lunghi. Mentre scorgiamo sulla sinistra la mole della Certosa, ancora attraverso Calci ci avviamo nella campagna verso Nicosia, mentre gli amici della 20 si avviano verso la ridente Val Graziosa. Per tutti il ritorno è ancora lungo lo Zambra, Caprona e il lungo erboso argine. Intanto il sole si è fatto largo tra le nuvole e tutto si conclude con un vario e buon ristoro ed una piacevole sosta rilassante con gli amici. |
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