Comitato Interprovinciale Marce Sportive (C.I.M.S.)

 
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per la certificazione agonistica e non
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6 Marzo 2016, Vorno - 11° marcia del Trofeo 2016
42° PASSEGGIATA TRA I BOSCHI DI VORNO
di Maria Luisa Tognelli

I problemi per l’organizzazione di una marcia podistica sono molteplici, ma se prima si poteva contare magari contare, più o meno, sul tempo, ora forse tra le preoccupazioni maggiori c’è proprio quella delle condizioni meteorologiche. “Pioverà?” e magari piove e tira vento anche la vigilia e tracciare i percorsi diventa difficoltoso. Oggi 6 marzo il nostro appuntamento domenicale era a Vorno e se pensiamo come ieri sabato erano le condizioni del tempo, gli organizzatori sono stati proprio baciati dalla fortuna. Vorno è per me uno dei luoghi preferiti della Lucchesia, è una zona che frequentiamo da più di 40 anni e che apprezziamo per le sue bellezze naturali e artistiche ed il suo interessante passato di cui più volte ho parlato. Ci siamo radunati numerosi, forse un po’ meno del solito, nella zona industriale da cui siamo usciti procedendo per via del Pettinaglio tra linde villette. Giunti al bivio dove tutti gli altri tracciati volgevano a sinistra, la 7 si è indirizzata a destra per via Nova, variante della Francigena. Il percorso completamente pianeggiante procedeva poi verso la Tenuta Sette Venti per continuare sull’erbosa Via di Cantignano. Cantignano, ora frazione di Vorno, era un tempo assai più importante, di origine romana come ce lo dicono il nome stesso ed i resti di un acquedotto e di piccole terme di antiche ville. Proprio in questi bellissimi luoghi infatti i patrizi romani si costruirono le loro dimore. Di Cantignano citiamo anche l’abbazia benedettina di cui oggi restano solo la chiesa con il suo moderno campanile. Si va quindi verso Lo Scompiglio, complesso interessante con struttura accogliente per la ristorazione ed incontri culturali e musicali. Dallo Scompiglio verso il centro di Vorno per via della Boccaccia, poi girando a destra, imboccata la principale Via di Vorno si procede verso Badia di Cantignano per tornare alla meta dove è pronto il ristoro e tanta animazione. So di ripetermi, ma i percorsi più belli sono i quelli lunghi, finchè è possibile percorriamoli, ve li ricorderete sempre come succede a me che ora li ripercorro spesso con la memoria. Chi avrà potuto affrontarli questa mattina avrà ammirato quella meravigliosa complessa opera di ingegneria idraulica che è l’Acquedotto del Nottolini, per passare poi nella zona dell’Osservatorio e proseguire per Prato a Sigliori, Costagnola e Romitorio, godere di tanti bei panorami e piacevoli discese in mezzo agli olivi nella pace di un silenzioso mattino.

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