Agenzia Generale di Pontedera
ASSISAI s.n.c.
di Lorenzo Fontanelli, Marco Giannini, Diego Sassi e David Sbrana
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tel. 0587 53432 fax 0587 54284
E-mail: assisai@sai-pontedera.it - assisaisnc@pec.it - 58400@unipolsai.it
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091 del 5 agosto 2014 circa gli eventi sportivi
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Per prendere contatti con un gruppo DEU per il servizio di soccorso sanitario, gli organizzatori possono rivolgersi
al numero 347/6080273 valendosi di medici abilitati alla rianimazione ed all'uso del defibrillatore a costi calmierati
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per la certificazione agonistica e non
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25 Aprile 2016, Staffoli (PI) - 19° marcia del Trofeo 2016
6° SU E GIU' PER LE CERBAIE
di Maria Luisa Tognelli
Oggi, state tranquilli, non mi perderò in cervellotiche dissertazioni su quale fango sia più
“fangoso”, se il pisano o il livornese....Oggi vi devo dire che in fondo l’ho presa bene
divertendomi a sguazzare nelle pozzanghere e nel fango che ci hanno accompagnati per una
buona percentuale del bel percorso, perché sul percorso in realtà non c’era nulla da dire se non
che era piacevole e ben calibrato. Comunque questa volta, sul più bello, ho fatto sorridere chi
mi era vicino quando ho canticchiato, modificando un po’ il testo per adattarlo alla situazione,
un motivetto di tanti anni fa: “abbracciamoci nel fango, o mio pupo fior del tango”....E non
me ne voglia il sig. Acconci che, piuttosto sconsolato, mi ha poi raccontato come fino a venerdì
il tracciato fosse asciutto e tutto a posto. Detto questo, il tempo, tutto sommato è stato
clemente, piuttosto fresco ma anche soleggiato. Partiti dal punto di raduno della
manifestazione in via Ugo Foscolo, abbiamo iniziato i nostro percorso e, pur essendo stati
avvertiti della presenza di acqua e fanghiglia, non avremmo mai pensato che ce ne fossero così
tante. Ad un certo punto abbiamo incominciato a trovare dei podisti che tornavano indietro
perché, di fronte ad un passaggio particolarmente impegnativo, erano decisi a non voler
rimanere bagnati e sporchi per tutto il percorso. Noi non l’abbiamo pensata allo stesso modo e
convinti che “indietro non si torna mai”, abbiamo immerso nostri piedi nell’acqua un po’ alta
cercando di prenderla bene e di divertirci, incoraggiati proprio in quel momento da Daniele, il
presidente del G.P. Il Ponte, giunto anche lui sul punto critico. Camminando poi attraverso un
piacevole sentiero nella macchia siamo giunti al primo ristoro; sulla destra una costruzione su
una radura soleggiata e poi ancora su stretto sentiero dove un’auto era finita in un fossato, ed
ancora fango. Arrivati allo scoperto e poi su strada asfaltata abbiamo pensato: ce l’abbiamo
fatta, il peggio è superato! Rientrati subito nel bosco abbiamo chiesto, speranzosi, a chi
presidiava l’attraversamento: “c’è ancora fango?” Risposta: “sì, un pochino....” Altro che un
pochino! Abbiamo camminato nelle pozzanghere per chilometri cercando di essere tranquilli;
ogni tanto qualche bypass in mezzo alla boscaglia per superare tratti veramente impraticabili e
finalmente la deviazione della 12 che ci ha portati lungo la rete di recinzione della tenuta di
Montefalcone all’interno della quale abbiamo percorso solo un breve tratto. Prima di uscirne,
giunti alla Marginetta, edicola votiva costruita dai soldati brasiliani (che qui nel Parco ebbero
un loro accampamento durante la 2^ Guerra Mondiale) per ricordare i loro caduti, abbiamo
trovato il secondo ristoro e siamo usciti su asfaltata. Ancora due chilometri finalmente su
percorso soleggiato e tranquillo ed ecco l’arrivo. Che dire? Gli organizzatori ci hanno accolti
con un ristoro come sempre ”esagerato” ed anch’io, che all’arrivo sono solita bere soltanto
acqua e tè, ho gustato una gustosa calda polenta con salsiccia.
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