Agenzia Generale di Pontedera
ASSISAI s.n.c.
di Lorenzo Fontanelli, Marco Giannini, Diego Sassi e David Sbrana
Piazza Martiri della Libertà, 16 56025 PONTEDERA
tel. 0587 53432 fax 0587 54284
E-mail: assisai@sai-pontedera.it - assisaisnc@pec.it - 58400@unipolsai.it
|
|
091 del 5 agosto 2014 circa gli eventi sportivi
|
Per prendere contatti con un gruppo DEU per il servizio di soccorso sanitario, gli organizzatori possono rivolgersi
al numero 347/6080273 valendosi di medici abilitati alla rianimazione ed all'uso del defibrillatore a costi calmierati
|
|
per la certificazione agonistica e non
|
|
8 Maggio 2016, Pian del Quercione (LU) - 22° marcia del Trofeo
45° SGAMBATA SULLE COLLINE VERSILIESI
di Maria Luisa Tognelli
Domenica 8 maggio, Festa della Mamma, noi delle Tre Province ci siamo ritrovati a Pian del
Quercione che, a ben pensare, di ”piano” non ha proprio niente. Appena usciti infatti dall’ex Zoo
Parco, percorsi in piano poche centinaia di passi e attraversata la Sarzanese, è iniziata una bella
ripida salita su via di Coli e Spezi in mezzo agli olivi, prima abbastanza larga poi più stretta e
sassosa. Comunque l’impegno del salire non ci ha impedito di ammirare bucolici paesaggi ed ampi
e piacevoli panorami. Ad un certo punto abbiamo trovato la deviazione tra la 5 km. che volgeva a
destra, e la 10 che continuava in salita fino a giungere in località Coli e Spezi per scendere poi, per
Via della Croce, fino alla chiesa di Pieve ad Elici, stupenda pieve romanica. Qui il percorso tornava
in salita per breve tratto, per ridiscendere poi verso Via delle Piastrelle dove poi iniziava un sentiero
stretto, dissestato e talvolta piuttosto pericoloso. Il percorso procedeva quindi tra graziose villette
nella parte finale, fino alla Sarzanese e quindi, per Via del Pioppo Gatto prima e via del Guado poi,
all’ex Zoo. La 5 km., al termine della salita, ha affrontato una piacevole strada asfaltata in mezzo
agli olivi, già ricchi di fiori dove vistosi cartelli avvertivano “Terreno avvelenato”. Dopo l’asfalto il
sentiero però si è fatto stretto, erboso, con tratti sui quali era strettamente necessario stare attenti.
Infine un sentiero più largo e sterrato ci ha portati sulla Sarzanese Valdera e poi all’arrivo dove
siamo stati omaggiati con odorose piantine di salvia, lavanda e rosmarino; poco oltre ci attendeva il
ristoro: pasta fritta, dolci in quantità, vino, tè ed al fresco, dopo la fatica, un piacevole sostare in
buona compagnia.
|
|
|