Comitato Interprovinciale Marce Sportive (C.I.M.S.)

 
Accordo Stato-Regioni
091 del 5 agosto 2014 circa gli eventi sportivi
Per prendere contatti con un gruppo DEU per il servizio di soccorso sanitario, gli organizzatori possono rivolgersi al numero 347/6080273 valendosi di medici abilitati alla rianimazione ed all'uso del defibrillatore a costi calmierati
Convenzione con l'AOUP
per la certificazione agonistica e non
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2 Ottobre 2016, Castelfranco (PI) - 48° marcia del Trofeo
45° QUATTRO PASSI IN VAL D'ARNO
di Maria Luisa Tognelli

Domenica 2 ottobre: nel calendario troviamo che questo giorno è dedicato ai ss. Angeli Custodi ed è ormai consuetudine considerare questa giornata come la “Festa dei nonni”. E voglio sottolineare, uscendo un po’ dall’argomento podismo, che, senza timore di esagerare, una grande risorsa per il nostro Paese e le famiglie è costituita dal volontariato e dai nonni....
Tornando a noi siamo a Castelfranco di Sotto, radunati, come già da qualche anno nell’ampia verde piazza dell’Orto di San Matteo dove tutto è predisposto a puntino; quando arriviamo sono appena le 7,00 ed è già affollata ed animata. La giornata è grigia, ma le previsioni ci hanno rassicurato: non avremo bisogno dell’ombrello. Il nostro gazebo è già piazzato e per noi del Comitato delle Tre Province è un punto di riferimento, ma non solo per noi, per tutti i podisti che possono fare le loro richieste, esporre i loro problemi; in particolare è molto importante per gli smemorati che hanno lasciato a casa la card elettronica. Presente anche il Trofeo Pisano, quindi siamo molto numerosi e... rumorosi; arrivano i cartellini e partiamo. In effetti il percorso è stato modificato, per la precisione in parte invertito: perché quello che facevamo sulla via del ritorno è stato il percorso dell’andata, mentre il lungo tratto della Via Usciana è stato percorso al ritorno. Dobbiamo dire che purtroppo, dopo aver lasciato i podisti della 3 km., procedendo per affrontare o la 6 o la 12 km. abbiamo trovato un gran numero di podisti spaventati che tornavano indietro per evitare il pericolo di numerosi “gialloni”, i calabroni, che già avevano punto alcuni di loro. Gli addetti al servizio avvisavano che coloro che decidevano di procedere lo facevano a loro rischio e pericolo; così abbiamo fatto dietrofront e molti altri hanno seguito la nostra scelta. Intanto qualche ambulanza andava avanti ed indietro perché qualcuno non era sfuggito ai temibili insetti, inconvenienti questi che capitano quando ci inoltriamo in zone campestri o boschive. Per il resto tutto bene, all’arrivo vario ed abbondante ristoro.

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