di Maria Luisa Tognelli
Come ogni anno è arrivata l'Epifania che ha coinciso con la prima marcia del 2018. E così
"Attraverso le Colline Pucciniane", a Bozzano in Lucchesia,
è arrivata la vecchina a portare la calzetta, ma a me solo dei carboni
perché sono tra i birboni.... Ma non lascio il posto vuoto,
un po' di storia ora vi annoto"
Per i credenti l'Epifania è in effetti, insieme alla Pasqua, la festa più importante dell'Anno liturgico e significa "manifestazione",
la manifestazione di Gesù all'umanita'. Quanto alla parola "befana", questa è la deformazione popolare del termine greco "epifania" e
le varie interpretazioni della parola sono molte, tutte abbastanza dubbie e diverse nelle varie zone. Storicamente l'origine di questo
singolare personaggio, non è precisabile come del resto capita sovente per la nascita di leggende di fate, maghi e folletti. Infatti
non si sa mai o quasi, quale sia il momento o lo spunto reale che ha portato al loro nascere e spesso alla loro diffusione,
caratterizzata talvolta anche dalla mescolanza di sacro e di profano; la festa dell'arrivo dei Magi, poco c'entra in realtà con la
Befana. Alcuni ritengono che la tradizione della Befana sia riconducibile al culto di Diana nell'antica Roma, dea protettrice dei
boschi e della natura e che, dopo il solstizio invernale prometteva fertilità e buoni raccolti. Ma tornando alla leggenda, quella più
accreditata, ci dice che i Magi in viaggio per Betlemme, avrebbero chiesto informazioni sulla strada ad una vecchia pregandola di
accompagnarli a portare i doni al Bambino Gesù. Lei rifiutò, ma dopo poco, pentita, preparò un cestino di dolci ed andò a cercare i
Magi; non trovandoli offrì i dolci ai bambini. Una cosa comunque è per noi senz'altro certa, che la Festa dell'Epifania mette fine alle
talvolta faticose feste natalizie, meno faticose ma anche meno gratificanti di quelle affrontate sulle dolci e ridenti colline pucciniane.