Comitato Interprovinciale Marce Sportive (C.I.M.S.)

Come sempre bella, domenica 24 giugno, la “43^ Scarpinata piandicoreglina” e come ogni anno frequentatissima; del resto sono luoghi dove la Natura è meravigliosa e, nel periodo più bello dell’anno, ancora di più. Il grande piazzale ex Skylab è già “occupatissimo” fin dal primo mattino anche perché qua la partenza è abbastanza libera e quindi chi prima arriva prima parte. E’ una bellissima giornata, il cielo di un azzurro intenso, tutt’attorno verdi colline ed alte montagne quali il Monte Rondinaio (m.1974 s.l.m.); e fiori e fiori dovunque, profumatissimi gelsomini e prati di velluto. Ognuno sceglie il percorso desiderato e ben presto la maxi si separa dagli altri percorsi; come sempre si sale verso Coreglia Antelminelli, borgo curatissimo che merita di essere visitato, poi si giunge a Piastroso e qui ci attendono i tortelli che sono ormai una tradizione. Talvolta non sappiamo dove volgere lo sguardo, tanto c’è da vedere e da osservare. Quello che più fa piacere è constatare come le piccole strade, le case, ogni angolo sia curatissimo ed abbellito da piante e fiori una dimostrazione di quanto gli abitanti amino la loro terra. Questo ci fa pensare a quanti un tempo dovettero emigrare (i “figurinai”) ma poi tornarono, perché con la terra natia c’è un cordone che non si può recidere. Ma torniamo al nostro cammino: fa molto caldo, per fortuna l’abbondante succosa frutta ci disseta ed aiuta, ci attira in particolare l’anguria (o cocomero), la più gettonata. Ma ai ristori c’è anche ben altro, quasi a fine marcia il Ristoro dell’Alpino, dove come ogni anno c’è di tutto e di più e tutto questo, per i buongustai ed i buontemponi, bagnato dal rosso di Bacco ed alla fine, perché no, anche da un grappino. All’arrivo, come sempre, premio di partecipazione e poichè la sete si fa ancora sentire e la disidratazione è pericolosa, ancora frutta acqua e tè a volontà. C’è aria di vacanza ormai e molti, con il proprio Gruppo o gli amici, si fermano o qui o nelle vicinanze a far bisboccia, per finire piacevolmente la giornata e, come si suol dire, in bellezza.