Comitato Interprovinciale Marce Sportive (C.I.M.S.)

Siamo ancora in Lucchesia ed anche questa è una marcia con una storia alle spalle, è infatti alla 46^ edizione; qui il tempo sembra essersi fermato, tutto come sempre anche se purtroppo siamo noi ad essere cambiati. Ci accoglie la sede della Croce Verde, siamo nel Morianese, una zona nel passato molto attiva per le comunicazioni con il Nord; il ponte di Sant’Ansano ce lo ricorda come la toponomastica ci ricorda la presenza dei Romani (Aquilea, Mastiano, Sesto). Piacevoli i percorsi, per qualcuno soltanto una breve passeggiata nei dintorni, con moderati saliscendi nei tranquilli sentieri e tra l’abitato sparso nella zona verso San Pancrazio. In proposito da fare presente che molti podisti, della 2 e 5 km., non hanno trovato l’addetto all’unico controllo predisposto e questo inconveniente procurerà problemi a chi deve aggiornare le classifiche. A chi attribuire questo “neo”? La colpa morì fanciulla, recita un detto popolare. Detto questo, niente però da eccepire sui percorsi, belli e panoramici che hanno portato alla Chiesa dell’Angelo, dalla luminosa bianca facciata, ed alla meravigliosa opera di ingegneria idraulica che per molto tempo rifornì Lucca del bene più prezioso, l’acqua: artefice di quest’opera, e non solo, l’architetto Nottolini. All’arrivo a tutti pacco gara e ristoro con la tradizionale “pasta fritta”. Pasta anche ai Gruppi: quale? Ditta Mennucci ovviamente, sponsor della manifestazione. E domani? Chi potrà, e vorrà, a Prato per la “Da sponda a sponda”.