Lettera aperta del Presidente del Cims agli on.li Antonio Mazzeo e Paolo Fontanelli
Le scrivo nella mia qualità di Presidente del Comitato interprovinciale marce sportive, con sede in San Giuliano T.,
che organizza un calendario di manifestazioni ludico motorie (marce e corse non competitive) annuale e costituisce un consorzio di tutti i
gruppi podistici delle tre province di Pisa, Lucca e Livorno.
Le nostre manifestazioni - che si snodano su percorsi collinari e di montagna delle tre province, recuperando valori culturali e ambientali
unici e consentendo una forte socializzazione tra i partecipanti riuniti per ore lungo i percorsi - radunano mediamente 1500 persone la domenica
di tutto l’anno, con punte sino a 7000/10000 persone in alcune occasioni. A Pisa la nostra manifestazione più nota è stata un tempo
la Strapazzata, purtroppo troppo presto abbandonata dalla trascuratezza degli organizzatori della nostra Città, che certamente conosce.
Il movimento oltre a comprensibili valori ambientali e culturali, conduce a evidenti benefici di salute, di cui godono anche persone meni
giovani e ha superato nell’ultimo anno i mille iscritti al premio per marce frequentate che viene distribuito ogni anno.
Le risorse necessarie per dare vita al movimento sono esclusivamente il volontariato dei podisti e dei gruppi e i proventi economici
sono dare dalle sole quote associative e dalla quota di iscrizione alle marce (per intenderci 2,50 euro a marcia!)
Recentemente la Regione Toscana ha deliberato (delibera n. 1319 del 19 dicembre 2016) la necessità di un nulla osta di tale Ente alle
nostre manifestazioni, con il pagamento di 150,00 euro per ogni marcia. Tale costo, a nostro parere del tutto ingiustificato, si rappresenta
come una sorta di tassa al nostro mondo.
Oltre ai valori che le ho rappresentato, le nostre corse, grazie agli organizzatori, conservano i sentieri, molti dei quali tracciati dal Cai,
sui Monti Pisani, con grande rispetto della natura, valore che costituisce regola costituzionale dei nostri regolamenti.
Le chiederei la cortesia di un incontro con una delegazione del nostro Consiglio per rappresentarLe meglio il nostro movimento e concordare
una iniziativa comune, se riterrà, per indurre l’Ente regionale ad escludere il movimento ludico motorio dalla delibera.
Molti podisti aderenti sono indignati per l’iniziativa della Regione, disposti a manifestazioni di protesta pubbliche; ma io vorrei
con il buon senso indurre ad un ripensamento della Regione.
La ringrazio per l’attenzione che vorrà riservare a questa mia.
Cordialmente,
Prof. Avv. Claudio Cecchella
Professore di diritto processuale civile e diritto fallimentare
all'Università di Pisa
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