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PONTE A EGOLA
A conclusione della Festa dello Sport iniziata venerdì c.m. con varie iniziative, si è svolta domenica 11 giugno la "IX Pesticciata bianco-gialla" di km. 3-6-12-18-25-35,
organizzata da" Il Podismo Il Ponte". Punto logistico località La Catena con un ampio piazzale attrezzato all'uopo.di Maria Luisa Tognelli E subito di prima mattina ci ha accolto in prima persona proprio ...il Ponte, anzi la sua raffigurazione: una sorta di clown con il ponte sulle spalle, per fortuna per lui, di polistirolo e quindi leggero. La corsa è stata soprattutto all'insegna della natura che è stata privilegiata. Subito dopo la partenza abbiamo lasciato la Tosco-romagnola, per volgere a destra ed affrontare una lieve salita; poco dopo, ancora con deviazione a destra, ci hanno lasciato i podisti della 3 km., ma neanche loro hanno trovato un tracciato pianeggiante. Per tutti gli altri la salita è diventata più impegnativa: ci siamo inoltrati nel Bosco di Paesante (m.118 s..l.m.), facendo, come si suol dire, il fiato. Siamo giunti successivamente a Palagio (m.56) ed abbiamo ammirato la Villa e la Fattoria dal sapore antico. Ancora salita fino a Montebicchieri con la chiesa di Santa Lucia, purtroppo il tutto poco curato, quasi in stato di abbandono. A questo punto non abbiamo potuto fare a meno di soffermarci con lo sguardo sul paesaggio attorno, ampio vario e suggestivo, dominato dal verde, ma anche dal giallo prorompente ed inebriante dei ciuffi di ginestre; così quasi senza accorgercene siamo giunti al Sentiero del Capriolo, in salita , naturalmente, e dopo a Germagnana; bella anche la Valle delle Noci e poi ancora bosco, ma ogni tanto delle "finestre" ampie, quasi a non farci dimenticare le bellezze che ci attorniavano. Corri corri siamo giunti a Stibbio, piccolo borgo su un colle dove molto volentieri abbiamo sostato per dissetarci e distrarci con qualche stuzzichino. Ogni tanto a rallegrarci e rinfrescarci graditissime docce offerte dagli abitanti dei luoghi; ma noi attendevamo la spiaggetta, anzi " Il Lido del Pesticciatore" dove siamo stati festosamente accolti da Capitan Uncino e da altri pirati, nonché da graziose ragazze che ci invitavano a bere il "cuba libre" e frutta fresca e bibite a volontà. Dopo le foto di rito abbiamo ripreso il cammino e, tornando alle cose serie, un cartello ci ha ricordato che quel "lido" è formato dalle acque dell'Egola, un tempo Evola. Sali e scendi ( ma ...più sali che scendi), eccoci a Cigoli con la sua bella chiesa dai rudi contrafforti di mattoni. Manca ormai poco e sudati e polverosi, ma bene ossigenati, eccoci a La Catena e qui ristoro a volontà, dopodichè siamo tornati a casa stranamente contenti perché ci era stato dato del ...salame! |
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