Comitato Interprovinciale Marce Sportive (C.I.M.S.)

 
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091 del 5 agosto 2014 circa gli eventi sportivi
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COL CIONAMARKET A CASCINE DI BUTI

di Maria Luisa Tognelli

Dopo la "giornata da lupi" del passato anno, finalmente oggi una splendida mattinata, gelida ma con un bel cielo azzurro e terso ci accoglie a Cascine di Buti per la XXVIII Maratonina delle Colline Cascinesi organizzata dal G.S. Cionamarket.
Il termometro è sottozero, i campi completamente coperti dalla brina, ma almeno l'umidità non penetra nelle nostre ossa ed il freddo secco ci mette in brio.
Sono presenti tre Trofei e quindi siamo molto numerosi, di conseguenza l'immagine più incisiva per chi ci osserva da lontano è quella di una lunga teoria di podisti dalle "divise" multicolori e dagli abbigliamenti personalizzati a seconda del fatto di essere più o meno freddolosi; e poiché ormai siamo.... "multietnici", qualcuno ha scelto per ripararsi dall'aria pungente il caldo e simpatico copricapo peruviano.
Dopo aver percorso un bel tratto sulla Sarzanese-Valdera in direzione di Bientina, voltiamo sulla destra ed ha inizio una breve salita; passiamo poi il ponte sul Canale Emissario e dopo poco riprendiamo a salire finchè giungiamo a Castel di Nocco, praticamente a Buti, antico borgo medievale dal passato ghibellino situato nell'amena vallata sotto il Monte Pruno.
Dopo il ristoro, salutati i podisti della 12 km., volgiamo a sinistra ed iniziamo una piacevole salita attraverso sentieri boscosi, prevalentemente di conifere, zona Monte Serra.
E non perdiamo di vista Buti che ogni tanto ci appare in lontananza e ci torna alla mente il suo passato ed il Conte Ugolino che ne distrusse il Castello; quanta acqua è passata sotto i ponti da quando avvennero questi fatti e come è cambiata la vita ! Il fascino del passato comunque ci attira e ci incuriosisce se pensiamo che l'oggi è il frutto dell'ieri, anche se molto spesso ce ne dimentichiamo rinnegandolo.
Scusatemi, come sapete ogni tanto mi scappa...la penna.
Dopo la salita ecco la discesa e così ammirando ampi paesaggi giungiamo a Fabbretto (anche la toponomastica ci ricorda un passato più o meno lontano); qui ci ristoriamo e poco dopo rieccoci a Buti e quasi subito all'Agriturismo "Il Saracino".
Poi l'ultimo tratto tra gli olivi, ma anziché scendere attraverso il sentiero scivoloso dello scorso anno, abbiamo trovato una deviazione che ci ha permesso di proseguire più tranquillamente ed in maggiore scioltezza. L'arrivo ormai è molto vicino ed a La Ciona abbiamo potuto gustare un appetitoso piatto caldo (e qualcuno....anche due).