IL MARE, LA PIOGGIA, LA LIBERTÀ DI CORRERE NEL VENTO
di Alfredo Paglino
Nella solitudine del mattino
i miei passi scivolano leggeri
sulla sabbia arruffata dal vento
Che piacevole il silenzio interrotto
soltanto dal gorgoglio delle onde
che bianche e spumeggianti
danzavano sulla battigia immacolata.
Il ticchettio delle gocce che si posavano
su di me, scandiva la mia corsa
verso l'orizzonte lontano.
I miei pensieri distratti si miscelavano
con i fumi dell'acqua alzata dolcemente
dal timido maestrale che lentamente
portava gli uni e gli altri verso le cime
immacolate delle montagne lontane.
É l'ora di tornare a casa e ripenso alla
gioia per essere qua in mezzo al mio mare,
non sopra una barca a veleggiare, ma a
correre dentro l'acqua con la certezza
che domani e poi ancora domani e tutti i
domani che verranno, io sarò qui o in un
qualsiasi altro posto a correre spensierato
perché dopo correre per l'uomo
non rimane altro che volare.