Comitato Interprovinciale Marce Sportive (C.I.M.S.)

 
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A MARLIA UN TRIONFO DI ARTE E NATURA

di Maria Luisa Tognelli

Non è possibile parlare di Marlia senza pensare alle Ville, quelle meravigliose dimore gentilizie di un tempo, e dei loro incantevoli giardini.
E così l'ultima domenica di aprile noi podisti delle Tre Province e non solo (siamo davvero numerosi) ci dedicheremo proprio ai percorsi che l'A.P. Marciatori Marliesi ci ha preparato, ed è ancora una volta l'occasione per entrare in questi luoghi che in effetti appartengono soltanto a pochi privilegiati e di cui noi possiamo godere soltanto una volta all'anno, meglio che niente....

In effetti quest'anno effettuiamo la nostra camminata proprio in senso inverso rispetto agli anni passati e la prima che visitiamo è Villa Del Vescovo che domina il piccolo colle di San Colombano e poi Villa Orlando, ben protetta dalla rigogliosa vegetazione.
Procedendo verso Camigliano abbiamo ammirato la Villa Torrigiani, definita dal Repetti come" il più grandioso palazzo tra quanti si possono vedere nel contado di Lucca", da molti considerata barocca mentre in effetti risale ad un periodo precedente.
Continuiamo ammirando in lontananza la pianura (peccato che ci sia un po' di foschia) e le colline circostanti ricoperte di una ricca e varia vegetazione, quasi una tavolozza dove si mescolano tutte le tonalità del verde, del marrone e del giallo.
Ecco che giungiamo a Villa Bruguier e a quella Guinigi, più volte modificata, fino ad arrivare al tono fastoso con cui si presenta oggi sia per quel che riguarda il parco, con fontane e terrazzamenti, che l'architettura dell'edificio. Lungo il percorso troviamo anche l'antica chiesetta di San Quirico mentre ci dirigiamo verso San Pietro a Marcigliano, poi a Valgiano (qui un cartello con scritto ristoro volante, chi ci è passato sa di cosa si trattava!) e quindi a Matraia.
Qui inizia la discesa che ci porta all'Azienda agricola Colle Verde e quindi a La Specola, il meraviglioso Osservatorio di Maria Luisa di Borbone, chiuso ben presto per mancanza di fondi (niente di nuovo sotto il sole!); ora è stato ristrutturato.
Da lì si gode di un panorama a 360° veramente fantastico; quest'anno è stato possibile visitarlo anche all'interno.
Siamo passati quindi da La Badiola per giungere poco dopo a Villa Reale, la cui ultima sistemazione fu fatta da Elisa Baiocchi che l'acquistò dalla famiglia degli Orsetti. Fastoso l'edificio, incantevole il giardino con il suo teatro d'acqua con getti e cascate.
Una curiosità: nel teatro di cui il palco, quinte e platea furono ricavati da siepi di tasso, echeggiarono, musica divina, le note del violino di Paganini. E vogliamo ricordare ancora Villa Oliva e Villa Iolanda.
Questa marcia, che ha accolto oltre 5.500 partecipanti, è stato un vero inno alla natura e all'arte, che ci ha restituiti alla nostra quotidianità, talvolta alquanto piatta, molto più ricchi e appagati.