Comitato Interprovinciale Marce Sportive (C.I.M.S.)

 
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X PESTICCIATA BIANCO-GIALLA

di Maria Luisa Tognelli

Giunti ormai alla 52° prova del Trofeo delle Tre Province, il 10 giugno abbiamo affrontato la 10° edizione della Pesticciata Bianco-gialla, i cui organizzatori, per l'occasione, eccezionalmente hanno voluto accoglierci in un luogo veramente speciale, precisamente in località La Serra-Lago S.Barbara, un'oasi di verde e di pace situata nella vallata del fiume Chiecina e, nonostante qualche iniziale incertezza nel trovare la strada giusta, ci siamo subito dimenticati della difficoltà per l'amenità del luogo.
I percorsi addirittura sei, per tutte le possibilità e per tutte le esigenze ( Km.3-6-12-18-25-35).
Il tratto iniziale è stato comune a tutti i tracciati: una discreta salita nel bosco, poi in mezzo a vigneti abbandonati e tra orti ben curati e casolari tipicamente toscani.

Certo la sudata è stata assicurata per tutti, infatti nelle prime ore del mattino una fitta cappa di foschia e nuvole basse hanno reso l'aria pesante e l'incedere meno agile; poi il sole l'ha avuta vinta.
E' stato tutto un alternarsi di saliscendi piuttosto duri in mezzo a sentieri nel bosco, a strabelle di campagna con scorci panoramici che si estendevano ampiamente dalla Valdegola alla Valdera.
Ogni tanto qualche antico borgo che ci riportava al passato come Agliati, con l'eremo di San Martino, uno dei Castelli di San Miniato conteso dai Pisani; Collelungo e la Casaccia tornati a nuova vita grazie alla moderna organizzazione dell'agriturismo; Toiano altro borgo dal quale si domina tutta la Valdera fino a Volterra.
Abbiamo attraversato anche antiche fattorie, quali Poggio Asciolo, giungendo fino a Palaia ed oltre. A Palaia abbiamo ammirato ancora una volta la Pieve di San Martino, in parte ingabbiata per lavori di restauro.
Abbiamo spaziato in lungo e largo sempre nel verde dei boschi o tra campi di biondo grano ed avena o in mezzo a ben curati vigneti, oliveti e frutteti. Ogni tanto a distrarci qualche spiritoso cartello: ben sappiamo quanto è fervida la fantasia degli amici del Ponte i quali, tra l'altro, immaginando che ben sudati ed affaticati alla vista di continue salita avremmo senz'altro espresso incisivamente il nostro disappunto, hanno preceduto le nostre intenzioni con scritte adatte alla situazione, cioè con colorite esclamazioni.
Altrove cartelli con gustose vignette piuttosto piccanti. Ed in un punto particolarmente assolato, alcuni ragazzi ci hanno rinfrescato "ramandoci", mentre poco oltre, quasi a volerci distrarre dalla fatica, il Circo della Pesticciata, con dei burloni che facevano un gran baccano cantavano e ridevano prendendo simpaticamente per i fondelli. Infine, per riportarci alla magica realtà del paesaggio ed al sollievo per la fatica che stava per finire, l'incontro con le Fate: non so come facessero a star con quei vestiti, non le invidiavo per niente io che, bagnata da strizzo, se avessi potuto, senza esagerare, mi sarei tolta anche la pelle! Pochi passi, ancora ovviamente in salita, e siamo giunti al traguardo: qui abbiamo sostato piacevolmente sedendoci per ristorarci soddisfatti per la bella mattinata.